Covid-19, Jhabua piange il suo giovane vescovo Bhuriya
Scomparso a 65 anni in Madhya Pradesh dopo aver lottato per un mese con la malattia. Si tratta del secondo presule indiano in pochi giorni dopo la morte di mons. Antony Anandarayar, arcivescovo emerito di Pondicherry-Cuddalore.
Mumbai (AsiaNews) – La Chiesa cattolica indiana è in lutto per il suo secondo vescovo morto nel giro di poche ore per le conseguenze della pandemia. Un arresto cardiaco ha portato via ieri mons. Basil Bhuriya, vescovo di Jhabua, nel Madhya Pradesh. Religioso verbita di 65 anni, il presule è morto al St. Francis Hospital di Indore dove era stato ricoverato dopo che il 3 aprile scorso era risultato positivo al Covid-19. Sembrava essere in ripresa dall'infezione ma improvvisa è giunta la morte.
La scomparsa di mons. Bhuriya segue quella di mons. Antony Anandarayar, arcivescovo emerito di Pondicherry-Cuddalore, sopraggiunta sempre per Covid-19 il 4 maggio. Due morti che si aggiungono al pesante tributo che anche la Chiesa cattolica in India da settimane sta pagando alla nuova ondata della pandemia, che ancora ieri nel Paese secondo i dati ufficiali ha fatto registrare 414.188 nuovi casi e 3,915 morti in sole 24 ore.
I funerali di mons. Bhuriya si sono tenuti oggi presso il cimitero di Meghnagar. Il vescovo di Indore Chacko Thottumarickal, anche lui religioso verbita, racconta ad AsiaNews: “Siamo profondamente addolorati per la morte del vescovo di Jhabua, un giovane vescovo che ha guidato questa diocesi per soli sei anni ed era molto amato dalla gente. Lo rimpiangeranno molto. Il vescovo Bhuriya si era ammalato di Covid-19 ed era stato in terapia intensiva. Dopo settimane era finalmente risultato negativo al test sul coronavirus, ma i livelli dell'ossigeno nel sangue erano rimasti bassi. Affidiamo la sua anima al Padre Misericordioso e offriamo le nostre condoglianze ai fedeli della diocesi di Jhabua, che hanno perso il loro pastore compassionevole”.
Su mons. Bhuriya padre Joemon James, superiore provinciale per l'India dei verbiti, ricorda ad AsiaNews: “Era un missionario che prima di diventare vescovo ha svolto con impegno il suo servizio in diverse parrocchie e come formatore per oltre nove anni presso il seminario di St. Thomas a Mhow. Era stato anche membro del consiglio della nostra provincia indiana dei verbiti. Come vescovo era conosciuto per la semplicità, il suo porsi davanti agli altri senza pretese e la sua spiritualità. Gli rendo omaggio per la dedizione con cui ha vissuto da pastore della diocesi di Jhabua”.
Anche l'arcivescovo di Cuttack-Bhuubaneshwar, John Barwa, commenta ad AsiaNews: “La Chiesa indiana e la congregazione dei verbiti hanno perso un pastore giovane, energico e amato dalla gente. Abbiamo vissuto insieme come amici e compagni dai giorni iniziali della formazione fino all'ordinazione sacerdotale. Era un pastore semplice, gran lavoratore, completamente dedito al suo gregge. Aveva un cuore grande per i poveri e per gli emarginati. Il vuoto creato dalla sua scomparsa rimarrà per sempre”.