Coronavirus: allentata la quarantena nell’Hubei. Calano ancora i contagi
Riprendono le attività economiche nella provincia epicentro dell'epidemia. Ieri solo 31 casi di infezione. Riaprono gli aeroporti nell’Hubei; Pechino, Tianjin, Shanghai, rimangono in stato di massima allerta. Nissan riprende la produzione; 78 milioni di lavoratori migranti sono rientrati nelle fabbriche, il 60% del totale. Ancora problemi per piccole imprese e disoccupati.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia polmonare, annunciano la graduale ripresa delle attività economiche nella provincia. A fine gennaio l’area, in particolare la città di Wuhan è stata messa in quarantena per contenere la diffusione del virus.
La situazione nel Paese è in miglioramento. Ieri le autorità hanno registrato 31 nuovi casi di infezione, portando il totale a 80.955. Il numero dei morti è arrivato a 3.162; i ricoverati sono 61mila e i casi sospetti solo 285 (l’8 febbraio erano 29mila).
Al momento, le province dell’Hubei, Henan, Hebei e Jiangxi, come le città di Pechino, Tianjin, Shanghai, rimangono in stato di massima allerta. Il blocco della produzione verrà allentato nelle contee dell’Hubei meno colpite dal Covid-19. La visita di ieri del presidente Xi Jinping a Wuhan è vista come un via libera al ripristino delle operazioni economiche.
In alcune parti della provincia, le restrizioni sono state ammorbidite già il 10 marzo. L’Hubei Airports Group, che gestisce i quattro aeroporti locali, ha dichiarato che gli scali riapriranno nei prossimi giorni. Nissan, la grande casa automobilistica giapponese, riaprirà questa settimana l’impianto di Xiangyang, anche se in modo parziale.
In termini di Pil, l’Hubei è tra le prime 10 province in Cina. Nel 2019, l’economia locale è cresciuta del 7,8% (più della media nazionale, ferma al 6,1%), toccando i 4000 miliardi di yuan (507 miliardi di euro).
Secondo stime del governo, 78 milioni di lavoratori migranti (di solito residenti in zone rurali, ma impiegati in quelle urbane e industriali) sono rientrati nelle fabbriche, circa il 60% del totale. Nei centri manifatturieri del Zhejiang e Guangdong si arriva a punte del 70%. Per i loro spostamenti, circa 2.6 milioni di lavoratori hanno usufruito del programma di trasporto gratuito del governo. Coloro che lavorano nelle piccola industria, e che sono senza contratto, non possono però accedere a queste agevolazioni.
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