Corea del Nord, pastore protestante "scomparso" da un mese
Seoul (AsiaNews) - Il pastore protestante Lim Hyeon-soo, 60 anni, è sparito in Corea del Nord e da più di un mese non si hanno sue notizie. Il leader religioso è arrivato nel Paese lo scorso 31 gennaio 2015 per una visita umanitaria, e doveva rientrare il 4 febbraio. Ma dalla data del suo ingresso nel regime dei Kim non ha dato più notizie. La portavoce della Light Korean Presbyterian Church di Toronto, Lisa Pak, dice: "Non vogliamo causare isterie non necessarie. Soltanto sapere se sta bene".
Il reverendo Lim (v. foto) ha compiuto più di 100 viaggi in Corea del Nord, e viene descritto come "del tutto non politico". Le visite sono state compiute tutte per motivi umanitari, soprattutto nei confronti di anziani e orfani. Cittadino canadese, l'uomo è nato nella penisola coreana: tuttavia, il suo Paese d'adozione non ha una presenza diplomatica nel Paese e da sempre sconsiglia ai propri cittadini di visitare la Corea del Nord.
Fonti diplomatiche ritengono la sua sparizione "per il momento non preoccupante", dato che Pyongyang ha emesso una restrizione ai visti di ingresso durata 21 giorni per timore del virus ebola. Il provvedimento è stato ritirato oggi. Inoltre, molti esperti fanno notare che i cittadini di Paesi "non direttamente contrari" al regime, se arrestati, vengono rilasciati in maniera rapida.
Il missionario australiano John Short, 75 anni, venne fermato il 16 febbraio 2014 con l'accusa di "distribuire materiale religioso"; il 3 marzo successivo è stato rilasciato "per motivi umanitari". Più complicata la posizione dei cittadini statunitensi: gli ultimi due americani nelle mani di Pyongyang sono stati rilasciati soltanto dopo anni e grazie a un'intensa attività diplomatica.