Corea, la denatalità potrebbe distruggere l’economia nel giro di 80 anni
Secondo uno studio pubblicato da Lancet, entro il 2100 la popolazione coreana potrebbe arrivare al minimo storico di 26,78 milioni di abitanti contro i 53 milioni attuali. Questo fenomeno porterebbe la “tigre asiatica” al 20esimo posto nella classifica dei giganti dell’economia mondiale.
Seoul (AsiaNews) - Se non si invertono i trend attuali, entro 80 anni la popolazione coreana sarà dimezzata. Allo stesso tempo, la “tigre asiatica” vedrà un crollo del proprio Prodotto interno lordo che la porterà al 20esimo posto al mondo per capacità di crescita economica. Lo rivela uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Lancet.
Il tema della natalità è scottante nel Paese asiatico, afflitto da discriminazioni salariali nei confronti delle donne e da un capitalismo sfrenato che porta le giovani coppie a non procreare per non avere problemi di carriera. Al momento, la popolazione totale si aggira intorno ai 53 milioni di individui: nel 2031 toccherà il suo picco (54,29 milioni di abitanti) per poi crollare a 26,78 milioni entro il 2100.
Allo stesso tempo, l’economia subirà dei passi indietro di proporzioni imponenti. Secondo le previsioni di Lancet “avendo meno individui in età lavorativa porterà a una riduzione dell’innovazione in campo economico. Ma in generale, minor forza lavoro significherà minore mercato interno per i beni prodotti e quindi un calo della produzione e del guadagno”.
Gli esperti stimano che le nazioni ad ampia capacità economica, ma con bassi margini di fertilità, saranno costrette ad aprire a una immigrazione liberale e ad una maggiore assimilazione sociale di chi viene da fuori confine. Altrimenti, avvertono, si rischia un tracollo economico, fiscale e geopolitico.