Corea, la Chiesa lancia una "Quaresima di preghiera per la vita"
Seoul (AsiaNews) - Una "Quaresima di preghiera per la vita", ovvero una catena di rosari recitati con l'intenzione che venga abolita la Legge sulla salute della madre e del bambino. È l'iniziativa lanciata dalla Chiesa coreana durante la "Messa per la vita" che, come ogni anno, è stata celebrata lo scorso 10 febbraio nella cattedrale Myeongdong di Seoul. La norma sulla salute riproduttiva di fatto promuove l'aborto nel Paese, che ha uno dei tassi di natalità più basso al mondo.
La funzione è stata organizzata dalla Commissione episcopale per la bioetica ed è stata celebrata da mons. Lino Lee Seong-hyo, presidente delle "Attività pro-life". Circa 1300 persone hanno partecipato alla messa, e hanno pregato affinché "una cultura della vita possa presto diffondersi nel Paese, proteggendo i diritti dei non nati". Il vescovo ha puntato il dito contro le generazioni più anziane, che "concentrandosi solo sull'economia hanno inculcato nei giovani l'uso della contraccezione e depenalizzato il feticidio".
Per questo, ha aggiunto il presule, "è compito di tutti noi proteggere i più giovani dai messaggi veicolati dai media, facendo ogni sforzo possibile per fargli comprendere la dignità della vita e l'educazione alla sessualità". Per questo, cominciando dal Mercoledì delle Ceneri (3 marzo), la Chiesa "chiede a tutti di celebrare una Quaresima di preghiera per la vita".
Al momento il tasso di natalità coreano si attesta sull'1,05 %, uno dei più bassi al mondo. Consapevole del rischio insito in questi dati, la Chiesa cattolica è da sempre impegnata in diversi programmi a sostegno della famiglia e della procreazione. Nel Paese i temi legati alla genetica e alla clonazione sono molto sentiti, dato che è qui che sono avvenuti i primi esperimenti legati alla riproduzione di cellule umane.