Corea, aiuti umanitari ostacolati dalle sanzioni contro il Nord
Bloccata la spedizione di 200mila medicinali contro l’influenza. Dallo scorso settembre, agli operatori statunitensi è vietato visitare i pazienti nordcoreani. P. Gerard Hammond: “Situazione triste e deludente”. Le speranze del missionario per il secondo vertice Kim-Trump.
Seoul (AsiaNews) – La meticolosa applicazione delle sanzioni contro la Corea del Nord sta causando ritardi agli scambi umanitari inter-coreani. Tra questi vi è il piano di Seoul di inviare un carico della medicina antinfluenzale Tamiflu oltre confine: la spedizione è trattenuta da settimane a causa della preoccupazione che i mezzi di consegna, i camion merci, possano esser soggetti alle sanzioni.
A dicembre, la Corea del Sud ha annunciato un piano per inviare 200mila dosi di Tamiflu ma la consegna, (prevista per l'11 gennaio) è stata rimandata per ragioni non chiare. Il ministero sudcoreano dell'Unificazione afferma di aver bisogno di più tempo per i preparativi e non svela cosa sta ostacolando la spedizione. Media locali riferiscono che Seoul e Washington si stanno confrontando sulle modalità del trasporto, anche se è previsto che i veicoli tornino in Corea del Sud dopo aver scaricato le medicine.
“La situazione è triste e deludente”, dichiara ad AsiaNews p. Gerard Hammond (foto), superiore regionale dei missionari Maryknoll in Corea. Il sacerdote 85enne è membro dell’Ong cristiana Eugene Bell Foundation (Ebf), che da anni si occupa della cura e del sostegno di circa 2mila malati di tubercolosi in Corea del Nord. “I missionari Maryknoll – dichiara p. Hammond – sono giunti in Corea nel 1923 ed il nostro legame con questa terra è molto forte. Negli ultimi 20 anni, mi sono recato nel Nord più di 50 volte. Al momento ci sentiamo però impotenti, perché queste persone sono così vicine ma non possiamo aiutarle”.
“Poiché in possesso di un passaporto statunitense – prosegue il sacerdote – non so ancora se potrò far parte della delegazione Ebf, che visiterà la Corea del Nord tra la fine di aprile e l’inizio di maggio prossimi. In virtù delle sanzioni emesse lo scorso settembre, il Dipartimento di Stato Usa non ha ancora rilasciato ad alcun cittadino americano un secondo passaporto. Questo condiziona gravemente il nostro lavoro: possiamo spedire i medicinali ma non possiamo prenderci cura di nuovi pazienti. Solo un piccolo gruppo di operatori, non statunitensi, potrà prendersi cura dei malati. Le persone affette da tubercolosi multifarmacoresistente (Mdr-tb) necessitano di 18 mesi e tre visite per curare la malattia. La speranza è che dopo il secondo vertice tra Kim Jong-un e Donald J. Trump la situazione possa cambiare. Seoul continua a ricoprire il ruolo di mediatore tra le due parti e ha concesso grandi aperture al Nord: Pace, riconciliazione e dialogo sono fondamentali per creare un’atmosfera di fiducia nella penisola coreana”.
24/01/2018 12:38