Convocato il Politburo per decidere urgenti misure per l’economia
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – I gravi problemi economici della Cina saranno discussi questa settimana dal Politburo. Il rallentamento della crescita economica, la rapida inflazione e la diminuzione delle esportazioni preoccupano Pechino, alla ricerca di misure adeguate.
L’incontro è stato deciso dopo che i leader hanno visitato varie parti del Paese. Il presidente Hu Jintao è stato nello Shandong, il premier Wen Jiabao ha visitato Guangdong, Zhejiang, Jiangsu e Shanghai, mentre altri membri del Politburo sono stati nelle province costiere. L’economia nel secondo trimestre 2008 è cresciuta del 10,1%, dato minimo degli ultimi anni, mentre l’indice dei prezzi per i produttori è aumentato a giugno dello 8,8%. Soprattutto, le province più ricche e industrializzate lamentano gravi difficoltà per le più rigide misure antinquinamento, l’apprezzamento dello yuan sul dollaro e la crescita del costo del lavoro. E’ in crisi un modello di sviluppo, fondato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e della mano d’opera migrante a basso prezzo e favorito da uno yuan tenuto basso in modo artificiale. Peraltro molti investitori esteri e di Hong Kong minacciano di chiudere le fabbriche nel Guangdong e in altre zone, per spostarle in province dove il lavoro costi meno.
Tra le misura all’esame: un più lento apprezzamento dello yuan e sussidi per le ditte esportatrici. Ma se questo favorirebbe la produzione, potrebbe attizzare l’inflazione, che Pechino stenta a contenere nonostante una politica di prezzi imposti per alimenti ed energia. Analisti osservano che il problema è aggravato dalla politica “dirigista” del Partito comunista e che sarebbe necessario favorire non solo la crescita economica ma lo sviluppo delle forze sociali del Paese.
Si discuterà anche delle Olimpiadi, che inizieranno tra 2 settimane. Pechino nei primi 6 mesi del 2008 ha avuto una crescita maggiore (l’11%) rispetto al resto del Paese (10,4%) e persino alle città economicamente più attive come Shanghai (10,3%), ma tutti concordano che sia dipeso soprattutto dalle Olimpiadi e che dopo settembre l’economia della Capitale potrà rallentare.
31/05/2005