Contrasti diplomatici segnano l'inizio dei "dialoghi a sei" sul nucleare
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Inizia oggi a Pechino la nuova sessione dei colloqui a sei sul disarmo nucleare, ma diversi analisti politici ripongono poche speranze in un accordo.
Le prime avvisaglie di ostilità sono giunte ieri dal capo delegazione statunitense, Cristopher Hill, che ha detto: “Prima di iniziare, voglio capire se chi guida la delegazione di Pyongyang ha il potere per stipulare accordi sull’argomento. Degli altri partecipanti – Corea del Sud, Giappone, Russia e Cina – siamo sicuri, ma della Corea del Nord non ci si può fidare neanche per questo”.
Non si è fatta attendere la risposta coreana. Kim Kye-gwan, uno dei protetti di Kim Jong-il, ha definito i colloqui “inutili, se non cessa la politica ostile di Washington nei nostri confronti. Su questo punto, non sono ottimista”.
Pyongyang aveva accettato nel settembre 2005 di partecipare al tavolo a sei sul disarmo nucleare in cambio di energia e benefici economici. I dialoghi si sono interrotti bruscamente due mesi dopo, quando Washington ha impedito al regime di accedere alle banche straniere ed ha accusato i nordcoreani di riciclaggio di denaro e falsificazione di dollari.