Contadini contro la mega-piantagione di zucchero: proteste a Phnom Penh
Nel 2010, oltre 1.500 famiglie sono state sfrattate dalla terra che hanno coltivato per 31 anni. I contadini chiedono al ministero di accelerare i tempi per i risarcimenti. Gli accordi precedenti sono stati raggiunti senza alcuna partecipazione da parte delle comunità interessate.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – Provenienti da diversi villaggi nella provincia di Kampong Speu, ieri circa 700 persone hanno protestato davanti al ministero del Territorio, della Pianificazione urbana e delle Costruzioni (foto). I manifestanti chiedono al governo di trovare una soluzione all’annosa controversia che li vede contrapposti a tre compagnie produttrici di zucchero. Oggetto del contenzioso è la proprietà di alcune terre.
I contadini esortano il ministero ad accelerare i tempi per i risarcimenti a 14 villaggi nel comune di Trapaing Chou (distretto di Oral), tre nel comune di Rasmey Samaki e sei nel comune Omlaing (distretto di Thpong). Dal 2010, le comunità sono coinvolte in una disputa sulla terra con la Phnom Penh Sugar Company, la Kampong Speu Sugar e la Sugar Plantation. La prima azienda è di proprietà del magnate Ly Yong Phat, mentre secondo i media locali l'esistenza delle altre due non può essere accertata.
Nove anni fa, per far posto alla mega-piantagione, più di 1.500 famiglie sono state sfrattate dalla terra che coltivavano sin dalla caduta del regime dei Khmer rossi, nel 1979. Yub Noeun, rappresentante della comunità di Trapaing Chou, dichiara di aver perso 3 ettari di terra. La donna vuole un risarcimento di 5mila dollari Usa per ettaro, anziché il pagamento di 500 dollari per ogni famiglia che la Phnom Penh Sugar ha elargito nel 2016.
Seng Sokhom, portavoce dei villaggi del distretto di Oral, riferisce che 20 persone sono state invitate ad avere un dialogo sulla loro disputa con un gruppo di lavoro ministeriale. I manifestanti, afferma, concordano sull'idea del ministero di coinvolgere le comunità nella ricerca di soluzioni. Un altro rappresentante, Sok Siengheng, rivela che gli accordi precedenti sono stati raggiunti senza alcuna partecipazione da parte delle comunità interessate.