Consiglio supremo saudita: il terrorismo viola la legge islamica
In una fatwa il massimo organismo religioso del regno dichiara illegali gli attentati contro obiettivi pubblici, il dirottamento di aerei, la distruzione di edifici. Illegale anche il sostegno economico alla lotta estremista. L’editto religioso bolla come illeciti gli atti terroristi di al Qaeda.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Tutti gli atti finalizzati al terrorismo e il sostegno economico della lotta estremista sono contrari alla legge islamica. È quanto riferisce il quotidiano Asharq Al Awsat, con base a Londra, che riporta una fatwa – editto religioso – emanata dalla massima autorità religiosa dell’Arabia Saudita.
Il Consiglio supremo degli esperti di legge islamica ha stabilito che “ogni atto di terrorismo, inclusa la fornitura di mezzi finanziari ai terroristi, è un crimine”, a prescindere dal luogo in cui esso avviene. Secondo la fatwa, chi fornisce capitali per realizzare attentati è considerato alla stregua di un “complice” nel crimine.
Tuttavia, il Consiglio non stabilisce la punizione contro chi viola la norma legata ai finanziamenti illeciti o commette atti terroristi, lasciando libero il Tribunale islamico di decidere in materia. Il massimo organismo saudita in materia di legge religiosa definisce come “terroristico” qualsiasi atto che prende di mira “obiettivi di bene pubblico”, il “dirottamento di aerei” o “la distruzione di edifici”.
Con questa norma, l’organismo di stampo tradizionalista e conservatore mette al bando tutti gli attacchi portati dalle cellule di al Qaeda nel mondo, inclusi alcuni attacchi contro obiettivi sensibili nel regno saudita.
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