13/04/2004, 00.00
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Commissione israeliana cerca soluzione sui visti ai religiosi

Città del Vaticano (AsiaNews) – Il problema dei visti ai religiosi e alle religiose in Israele troverà presto una soluzione. L'Ambasciata Israeliana presso la Santa Sede ha inviato ad AsiaNews una nota ufficiale in cui si afferma che "Dirigenti e Funzionari di vari Ministeri… insieme all'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede hanno messo in evidenza la necessità di risolvere in tempi brevi la complessa e delicata situazione". La nota dice che "subito dopo Pasqua saranno accelerate le procedure per sbloccare l'accumulo di pratiche".

Una notizia pubblicata da AsiaNews alcune settimane fa denunciava le difficoltà vissute da religiosi e religiose cattolici, che dopo aver vissuto per anni in Israele, vengono ora trattati come "immigranti illegali" perché le loro richieste di rinnovo dei visti non vengono prese in considerazione dal Ministero degli Interni israeliano.

La nota dell'Ambasciata di Israele presso la Santa Sede precisa che lo stesso Primo Ministro Ariel Sharon ha chiesto la formazione di una "Commissione Interministeriale" per "rivedere i criteri, le regole ed i tempi necessari… nonché una revisione di tutto il meccanismo burocratico" che ha portato ai ritardi nell'emissione dei visti.

La Commissione Interministeriale comprende rappresentanti dei Ministeri degli Esteri, degli Interni, della Giustizia e del Turismo e si è già incontrata diverse volte da febbraio. Le sue conclusioni sono già state divulgate ai vari ministeri. L'ultimo incontro è avvenuto il 5 aprile al Ministero degli Interni, in cui si è deliberata la nuova procedura che comprende agevolazione delle pratiche burocratiche, abbreviazione dei controlli di sicurezza, revisione delle categorie dei visti (sacerdoti, volontari, lavoratori temporanei, borsisti, ecc…). Per i religiosi che vivono da molto tempo in Israele "verrà trovato un status adeguato che consentirà la loro permanenza" nel paese.

L'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Oded Ben Hur ha assicurato ad AsiaNews che il cambiamento della procedura potrà far sentire i suoi effetti "entro 7 -10 giorni".

La nota ribadisce "la grande importanza" che il governo israeliano attribuisce "al rafforzamento di buone relazioni tra Israele e il mondo cristiano e in particolare con i Cattolici e la Santa Sede" e afferma che "il Nunzio Apostolico in Israele verrà aggiornato circa ogni decisione e delibera in merito ai visti".

Commentando la nota, fonti ecclesiastiche a Gerusalemme hanno dichiarato ad AsiaNews: "Speriamo che questa volta le promesse – ripetute più volte negli ultimi 2 anni – vengano davvero mantenute".

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