Come in Iran e Afghanistan: diritti donne yemenite calpestati dai ribelli Houthi
Le altre notizie del giorno: si aggrava crisi Covid-19 in Cina. Corea del Nord accusata ancora di vendere armi alla Russia. Thailandia: il premier Prayut si ricandida. Rimosso il premier della provincia pakistana del Punjab. Iran chiede soluzione negoziata per crisi tra azeri e armeni sul Karabakh.
YEMEN
Sulla falsariga di quanto accade in Iran e Afghanistan, i ribelli filo-iraniani Houthi irrigidiscono le restrizioni alle donne nei territori yemeniti sotto il loro controllo, soprattutto riguardo agli spostamenti (devono essere accompagnate da un parente maschio).
CINA
Obitori pieni e ospedali travolti da pazienti. Si aggrava di giorno in giorno la crisi sanitaria nel Paese dopo il recente ritiro della draconiana politica di azzeramento del Covid-19. Critici osservano che in tre anni dallo scoppio della pandemia, il regime non è stato capace di definire un’efficace piano d’uscita dal regime di controlli, come avvenuto in altri Stati.
COREA DEL NORD-RUSSIA
Pyongyang nega di aver venduto munizioni a Mosca da impiegare nel conflitto in Ucraina, come sostenuto invece dal Tokyo Shimbun. Il regime di Kim Jong-un non dice nulla però sulle accuse Usa secondo cui i mercenari della russa Wagner, impegnati sul fronte ucraino, hanno ricevuto armi nordcoreane.
THAILANDIA
Il premier Prayut Chan-o-cha ha annunciato oggi la sua candidatura alle elezioni generali che si dovranno tenere entro maggio 2023. Arrivato al potere con un golpe militare nel 2014, l’ex generale ha cementato la sua posizione nelle controverse elezioni del 2019. L’annuncio arriva mentre la sua popolarità è in caduta.
PAKISTAN
Il governatore del Punjab (che riferisce al governo centrale) ha rimosso oggi il premier della locale provincia, Chaudhry Pervaiz Elahi, un alleato dell’ex primo ministro del Paese Imran Khan. Elahi si era rifiutato di affrontare un voto di fiducia al Parlamento provinciale.
RUSSIA
L’agenzia di giornalisti russi all’estero Agenstvo ha analizzato il video del 16 dicembre di Putin “al fronte”, giungendo alla conclusione che sia stato girato in realtà al comando militare di Rostov-sul Don. Secondo i cronisti, la visita di Zelenskyj alla “prima linea” di Bakhmut dei giorni scorsi dimostra la diversa statura politica dei due leader.
IRAN-CAUCASO
Anche Teheran ha reagito al blocco del corridoio di Lačinsk nel Nagorno-Karabakh. Con una dichiarazione, il ministero iraniano degli Esteri ha espresso il “desiderio che la questione venga risolta per vie pacifiche, con il dialogo tra l’Armenia e l’Azerbaigian, secondo gli accordi di novembre 2020”.
17/02/2024 08:58
12/02/2024 08:35