Colombo: uno srilankese su quattro vuole emigrare
È quanto emerge da un recente sondaggio condotto dall’Institute for Health Policy. I cittadini sono insoddisfatti per la situazione economica e la gestione dell'epidemia da Covid-19. Moltissmi gli elettori delusi dal governo.
Colombo (AsiaNews) - Uno srilankese su quattro emigrerebbe se ne avesse la possibilità. È quanto emerge da un recente sondaggio sulla situazione del Paese che sta tentando di lasciarsi alle spalle l’epidemia da Covid-19. I risultati dello Sri Lanka Opinion Tracker Survey, condotto dall’Institute for Health Policy (Ihp) sono stati resi noti il 17 novembre e fanno emergere un certo malessere della società locale.
I giovani e le persone istruite sono quelli che vogliono emigrare di più, con circa uno su due che hanno dichiarato di voler lasciare il Paese. Di coloro che vorrebbero emigrare, uno su quattro ha intenzione di farlo.
L’Ihp ha commentato dicendo che i risultati del sondaggio confermano le recenti osservazioni del primo ministro Mahinda Rajapaksa, secondo cui i giovani che hanno votato per il governo stanno ora aspettando di ottenere i passaporti per andare all'estero.
Nella popolazione adulta che ha votato per il presidente Rajapaksa, invece, il desiderio di emigrare è fortemente influenzato dall'essere laureati e dall'avere un reddito più alto, mentre gli elettori delusi dall’esecutivo sono tre volte più propensi dei fedelissimi del presidente a scegliere di emigrare.
Un certo pessimismo nei confronti della situazione economica e l'insoddisfazione per la risposta del governo al Covid-19 sembrano essere i fattori chiave del disappunto di una parte dell’elettorato: due terzi degli ex sostenitori di Rajapaksa si aspetta che l'economia peggiori il prossimo anno, e solo il 47% degli elettori insoddisfatti valuta la risposta del governo alla pandemia come buona, contro il 74% dei fedelissimi.
Alcune persone che stanno cercando di lasciare il Paese hanno espresso la propria frustrazione: “La gente non ha soldi per mangiare e mantenere la propria famiglia. Non c'è lavoro. Il prezzo delle merci è salito alle stelle. Le risorse di tutto il Paese vengono vendute all'estero in segreto”, ha spiegato Nihal Sarachchandra Hewag, che lavorava negli Emirati Arabi Uniti e ora sta cercando di emigrare di nuovo con la propria famiglia. “Il governo non aiuta le persone a vivere liberamente”.
Nilakshika Tennekoon, invece, è una giovane studiosa della Open University di Colombo che sta cercando di andare in Australia: "Non c'è un controllo sistematico della diffusione dell'epidemia. I controlli vengono fatti sulla base dei capricci dei nostri politici e il Paese apre e chiude secondo i loro desideri. Stanno uccidendo la nostra gente", ha detto ad AsiaNews.
Il sondaggio evidenzia che gli elettori delusi sono anche a favore di maggiori misure di controllo contro il Covid-19. Uno su due ha dichiarato che con un allentamento delle restrizioni sarebbero accettabili meno di 100 morti all’anno, rispetto ai due terzi dei sostenitori del presidente che ritengono accettabili 1.000 morti all'anno o più.
Commentando i risultati, il professor Ravi Rannan-Eliya, tra i principali ricercatori che hanno elaborato il sondaggio, ha spiegato che i dati mostrano che il cambio di politica nei confronti del coronavirus a inizio 2021 è costato caro al governo in termini di sostegno, con una maggioranza di cittadini che preferirebbe controlli più stringenti.