Colombo: minoranze, giovani e nuove alleanze in vista delle elezioni parlamentari
Dopo la scelta del presidente anti-sistema Dissanayake, la classe politica e dirigente del Paese guarda al voto anticipato del 14 novembre. Determinante sarà il ruolo delle forze più piccole che insieme costituiscono il 25% dell'elettorato. Sullo sfondo le dinamiche internazionali e il quadro dei rapporti con Cina o India (e Occidente).
Colombo (AsiaNews) - Archiviata l’elezione del presidente con l’ascesa del candidato di sinistra e anti-sistema Anura Kumara Dissanayake, ora il panorama politico in Sri Lanka è rivolto al voto parlamentare in programma il 14 novembre, in cui verranno eletti i 225 rappresentanti dell’Assemblea. Il 16mo Parlamento è stato dissolto ufficialmente il 24 settembre scorso, in anticipo rispetto alla scadenza naturale fissata per l’agosto 2025; in queste settimane di vigilia frenetica sono allo studio nuove alleanze - così come si registrano fratture fra fazioni un tempo vicine - in vista di una tornata elettorale di grande importanza.
Interpellati da AsiaNews gli analisti politici Kanishka Gamage e Rajni Samarasinghe sottolineano che “le elezioni parlamentari si svolgono in un momento critico della storia politica ed economica della nazione, dopo le diffuse proteste del 2022. In un Paese come lo Sri Lanka, in default e incapace di ripianare il debito, la maggior parte dei partiti politici sta cercando attivamente alleanze per massimizzare le proprie opportunità elettorali”. L’obiettivo, proseguono, è di stringere “alleanze con i partiti più piccoli, in particolare con quelli di minoranza, che sono significativi in quanto costituiscono circa il 25% dell’elettorato”.
“Anche i partiti politici tamil, il Congresso musulmano e l’All Ceylon Muslim Congress, sono stati determinanti - avvertono - nelle passate elezioni presidenziali e parlamentari. Il National People’s Power (Npp), guidato dal presidente Anura Kumara Dissanayaka, al contrario, è improbabile che abbia un sostegno significativo da parte delle comunità minoritarie, poiché storicamente non ha coltivato relazioni profonde con queste comunità. Sebbene lo Sri Lanka Freedom Party (Slfp) sia un partito più piccolo (con 13 deputati nel precedente Parlamento), conserva la capacità di mobilitare voti grazie ai suoi tradizionali meccanismi di base”, sottolineano Kanishka e Rajni. Al contempo il Partito nazionale unito (Unp), guidato dall’ex presidente Ranil Wickremasinghe, e il Samagi Jana Balawegaya (Sjb), guidato dall’ex leader dell’opposizione Sajith Premadasa, sono in trattative per unirsi e concorrere come un unico gruppo.
Intanto, lo Sri Lanka Podujana Peramuna (Slpp) sta rafforzando il partito nominando nuovi membri pescando in particolare fra giovani e professionisti come organizzatori dell’elettorato. Anche se il loro obiettivo principale non è vincere le elezioni e mandare membri in Parlamento, il loro scopo principale resta ad oggi quello di rafforzare il partito. Una scelta che sembra registrare consensi, tanto che alcuni politici che hanno lasciato il partito per sostenere altri candidati stanno cercando di tornare, incontrando però la resistenza di quanti sono rimasti fedeli allo schieramento.
Secondo il segretario generale dello Sri Lanka Freedom Party (Slfp) Dayasiri Jayasekara, che guida la fazione che sosteneva il candidato alla presidenza Sajith Premadsa, “parteciperemo alle elezioni parlamentari come Samgi Jana Sandanaya, (una nuova alleanza). Il partito, avverte, “risolverà i problemi e le questioni legali interne dopo le elezioni”.
I docenti di Scienze politiche Malinda Semasinghe e Sampath Tennakoon affermano che “l’esito delle elezioni potrebbe anche influenzare in modo significativo le dinamiche geopolitiche della nazione: in particolare - avvertono - le relazioni con le potenze regionali come l’India, le principali potenze occidentali e la Cina”. Secondo l’opinione comune il partito Unp è considerato più “vicino” all’India e alle potenze occidentali, mentre una eventuale maggioranza - e un governo - a trazione Npp finirebbe per costruire legami più stretti con la Cina.
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