Colombo: allarme criminalità organizzata, nel 2024 103 morti
Solo negli ultimi tre mesi, 13 persone sono state uccise in scontri armati tra bande e gruppi criminali. Nel 2023 si erano registrati 61 morti e 47 feriti. Secondo gli esperti il fenomeno ha a che fare con la complicità di molti leader politici.
Colombo (AsiaNews) – Le sparatorie legate alla criminalità organizzata sono in aumento in Sri Lanka: nel 2024, da gennaio a dicembre, oltre 100 episodi violenti hanno causato la morte di 103 persone. Solo negli ultimi tre mesi, 13 persone sono state uccise in scontri armati tra bande e gruppi criminali. L’ultimo episodio si è verificato il 9 gennaio ad Ahungalla, nella provincia meridionale. Un’escalation di violenza che preoccupa la popolazione.
Nel 2023, oltre 100 sparatorie avevano provocato 61 morti e 47 feriti. Secondo la polizia, la maggior parte di questi episodi è legata a dispute personali tra bande della malavita, in alcuni casi avvenuti in pieno giorno, con uomini armati che hanno sparato senza esitazione davanti a testimoni attoniti.
Tra gli episodi più gravi del 2023 si ricordano l'omicidio di cinque persone nei pressi dell'uscita Beliatta della Southern Expressway, il 22 gennaio, in cui è morto anche Saman Perera, leader del partito Our Power of People. Sempre a gennaio, uomini armati hanno ucciso un monaco buddista in un tempio di Malwathu Hiripitiya, a Gampaha. L'8 luglio, ad Athurugiriya, l'uomo d'affari Surendra Wasantha Perera, noto come “Club Wasantha”, è stato ucciso insieme a un'altra persona durante l'inaugurazione di un salone di bellezza a Athurugiriya.
Gli avvocati Raja Selvadurai e Namini Samarakoon hanno spiegato ad AsiaNews che l’aumento della violenza armata riflette una crescente disillusione verso lo Stato: “Molti ritengono che lo Stato li abbia abbandonati, e l’uso delle armi appare come una risposta alla percezione di inefficacia del sistema legale”. Questa perdita di fiducia nel sistema giudiziario, combinata con un aumento del consumo di droga, ha creato un terreno fertile per la criminalità.
Nonostante la presenza di leggi contro il possesso di armi, la loro applicazione rimane inefficace: “Le carenze delle forze dell’ordine consentono ai criminali di agire impunemente, aggravando ulteriormente il problema”, hanno sottolineato gli esperti legali, riflettendo debolezze sistemiche che alimentano un ciclo di criminalità e sfiducia nelle istituzioni.
Il portavoce della polizia, SSP Buddhika Manatunga, in un briefing con i media ha dichiarato che, nonostante il numero di incidenti nel 2024 sia diminuito rispetto all'anno precedente, la polizia ha intensificato le operazioni di contrasto alla criminalità organizzata. “Abbiamo emesso 63 avvisi rossi tramite Interpol per criminali che operano all'estero, in particolare a Dubai, in India e in Canada. Negli ultimi tre mesi, abbiamo sequestrato un significativo numero di armi: 37 pistole, 36 revolver, 20 fucili T56 e oltre 2.200 altre armi come fucili da caccia e galkatas”, le armi utilizzate dai malavitosi. La Special Task Force ha giocato un ruolo chiave negli ultimi tre mesi, arrestando 56 persone, tra cui una donna in possesso di tre armi, ha proseguito, ribadendo l’impegno delle forze di sicurezza: “Continueremo a disarmare le reti criminali che hanno prosperato negli ultimi anni ” e ad “arrestare coloro che sono in possesso di armi da fuoco in maniera illegale”.
Gli studiosi di diritto Dushni Livera e Sampath Dissanayaka attribuiscono l’espansione della criminalità organizzata alla complicità politica. ritengono che “l'aumento della criminalità organizzata sia strettamente legato alla complicità politica. I delinquenti e i signori della droga hanno spesso legami con il mondo politico: è così che acquistano armi e operano impunemente”. Negli ultimi anni, molti leader della malavita sono stati liberati in cambio di favori politici, perpetuando un ciclo di corruzione e violenza. “Sradicare la malavita richiederà tempo e un impegno costante”, concludono gli esperti.
03/06/2022 13:23
16/12/2016 13:01