Colombo nel mirino del Consiglio Onu per i diritti umani
La prossima sessione dell'agenzia potrebbe condannare Colombo per crimini di guerra e altri abusi. A rischio sono gli incentivi da parte dell'Unione europea, che se venissero a mancare farebbero precipitare ancor più la situazione economica del Paese.
Colombo (AsiaNews) - Si discuterà anche di Sri Lanka alla 49esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite (Unhrc). Gli incontri dell’assemblea si terranno dal 22 febbraio al primo aprile 2022 e saranno una buona opportunità per l’amministrazione Usa per rinnovare il proprio impegno verso la tutela dei diritti umani a livello internazionale.
Interpellati da AsiaNews, diversi analisti politici hanno detto che durante le sessioni dell'Unhrc i riflettori saranno puntati sulle accuse di crimini di guerra e di altri abusi in Sri Lanka.
Il secondo giorno della sessione sarà presentato il rapporto dell'Alto commissario per i diritti umani, Michelle Bachelet. Su mandato della risoluzione 40/1 (2019), Bachelet ha valutato i progressi nell'esecuzione delle raccomandazioni del Consiglio relative alla riconciliazione, alla trasparenza e al rispetto dei diritti umani in generale. Una bozza del rapporto è stata di recente rilasciata ai media. Il documento è stato anche condiviso con il governo dello Sri Lanka che ha il diritto di difendere la propria posizione.
Gli analisti sono del parere che prendendo in considerazione il rapporto e gli ultimi sviluppi interni, il Consiglio elaborerà senza dubbio una nuova risoluzione sullo Sri Lanka. Durante le precedenti sessioni dell’Unhrc, lo Sri Lanka aveva co-sponsorizzato risoluzioni importanti e aveva assicurato di attuare una serie di meccanismi transitori di giustizia, accettando tali proposte come parte del suo processo di revisione periodica generale voluto dall'organismo Onu.
Lo Sri Lanka intende far trasparire che è in fase di discussione una legge sulla prevenzione del terrorismo ristrutturata e conforme agli standard internazionali.
Eppure, nel 2019, Colombo ha ritirato il proprio sostegno a una serie di risoluzioni mentre nel Paese la situazione dei diritti umani è andata peggiorando. Inizialmente era quindi previsto che qualsiasi documento proposto dal Consiglio nel 2022 venisse contestato, ma secondo alcune indiscrezioni il gruppo di valutazione sullo Sri Lanka guidato dal Regno Unito starebbe cercando di elaborare una risoluzione di consenso.
A parte le sfide economiche e politiche, una eventuale condanna alla 49esima sessione dell'Unhrc sarebbe una questione seria per lo Sri Lanka. Paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Paesi Bassi sono molto critici della situazione umanitaria sull'isola.
Colombo avrebbe sicuramente bisogno della cooperazione di Delhi e anche di fare pressione su governi con cui ha solidi legami, tra cui Cina, Russia e Pakistan.
Lo Sri Lanka è preoccupato soprattutto per la possibilità di un ritiro delle concessioni tariffarie (Gsp) dell'Unione europea a seguito di una condanna all'Unhrc. I mezzi di sussistenza di milioni di srilankesi che ne beneficiano andrebbero persi con effetti negativi anche sull'economia. Il Gsp è uno schema finanziario che mira a incentivare lo sviluppo e pratiche di buona governance. Se queste concessioni commerciali fossero negate, si aggraverebbe la crisi valutaria nazionale, poiché molti settori, specialmente quello dell'abbigliamento, ne sarebbero colpiti in maniera pesante.
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