Colombo, salgono a 32 le vittime della valanga di rifiuti
Il 14 aprile una montagna di rifiuti alta 91 metri si è abbattuta sulla baraccopoli di Meethotamulla. Circa 80 case seppellite, altre 17 danneggiate. Almeno 1.500 agenti impegnati nella ricerca di 30 dispersi. I residenti lamentavano da tempo la pericolosità della discarica.
Colombo (AsiaNews) – Sono salite a 32 le vittime della valanga di rifiuti che si è abbattuta lo scorso 14 aprile sulla baraccopoli sottostante alla discarica di Meethotamulla, alla periferia di Colombo. Sul luogo sono schierati circa 1500 agenti delle squadre di recupero, che stanno lavorando senza sosta per recuperare le persone che ancora mancano all’appello, una trentina in tutto. Nel frattempo la National Building Research Organization (Nbro) ha dichiarato l’area zona a rischio ed evacuato i residenti di 150 abitazioni.
Il disastro è avvenuto nel giorno in cui buddisti e tamil festeggiavano l’inizio del nuovo anno. Una montagna di rifiuti, alta più di 90 metri, ha ceduto a causa delle forti piogge e degli incendi divampati nei giorni precedenti e si è abbattuta sulle baracche. Circa 25mila tonnellate di immondizia si sono riversate nella zona circostante, seppellendo tutto. Stando agli ultimi aggiornamenti, almeno 80 case sono andate completamente distrutte e altre 17 danneggiate. Circa 980 persone (228 famiglie) sono sfollate.
I residenti da tempo lamentano la pericolosità della discarica, aperta nel 2009 per sostituire quella di Bloemendhal, ormai al collasso. Gli abitanti della baraccopoli più volte hanno protestato davanti al Consiglio municipale di Colombo chiedendo la chiusura del centro di raccolta rifiuti, dove ogni giorno vengono ammassate dalle 800 alle 900 tonnellate di materiale non riciclabile.
Alcuni attivisti, avvocati e manifestanti hanno anche creato un gruppo per dare voce alle proteste, il “DecentLanka2015”. Il gruppo lamenta che la discarica affligge la vita di più di 8.700 famiglie che abitano in otto divisioni della zona, creando problemi sanitari e odori nauseanti, inquinando le acque, favorendo la proliferazione di zanzare e altri insetti.
Nell’aprile 2016 il ministero della provincia occidentale aveva promesso di trasferire entro tre mesi la discarica da Meethotamulla, a Aruwakkalu, nel distretto di Puttalam. Il progetto ha incontrato l’opposizione del ministero dell’ambiente, e in seguito è stato stabilito che l’area individuata per la discarica fosse destinata alla produzione di energia elettrica.
Gli attivisti di “DecentLanka2015” dichiarano: “Le persone non possono vivere con un governo così corrotto e irresponsabile. Esse hanno bisogno di risposte certe su queste questioni così delicate”.