Colombo, il card. Ranjith guiderà una marcia contro la droga
La manifestazione avrà luogo il 31 marzo. L’arcivescovo ha chiesto a tutte le parrocchie della capitale di unirsi all’evento. L’invito ai parroci: “Meglio non dare la Comunione ai cattolici spacciatori che non si pentono”.
Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, guiderà una marcia silenziosa contro lo spaccio di droga. La manifestazione avverrà a Colombo il prossimo 31 marzo, come annunciato ieri dallo stesso cardinale durante una conferenza stampa. Egli poi ha rivolto un appello a tutti i parroci dello Sri Lanka: “Se siete a conoscenza di qualche cattolico implicato nel traffico di droga che non mostra nessun segno di pentimento, è meglio che le parrocchie non lo accolgano. Non fornite loro alcun diritto concesso ai cattolici, come la possibilità di ricevere la Comunione o il servizio funebre”.
Il card. Ranjith è il promotore dell’evento, cui parteciperanno diversi leader religiosi. Il ven. Thambawita Gunawansa Thera ha confermato la sua presenza, oltre a quella della comunità buddista. “Il buddismo – sottolinea – è una religione che considera le droghe un male sociale e per questo vuole eliminarle dal mondo”.
Alla manifestazione sono attesi anche il presidente Maithripala Sirisena e il primo ministro Ranil Wickremesinghe. Al primo è da attribuire l’attuale campagna contro la droga e il traffico di stupefacenti, che ha portato negli ultimi mesi all’arresto di numerosi trafficanti e alla reintroduzione della pena di morte per i reati legati allo spaccio.
Il 31 marzo prenderanno il via tre cortei da diverse aree della capitale, che convergeranno infine nel Vystwyke Park dove sarà allestito un palco. Il cardinale invita tutte le parrocchie dell’arcidiocesi ad unirsi alla manifestazione, organizzando gruppi di fedeli e sacerdoti dopo la messa domenicale.
Infine l’arcivescovo esorta la comunità cristiana a gesti di responsabilità sociale: “Anche se il presidente ha nominato una task force per combattere le droghe e sono stati effettuati molti arresti, non possiamo lasciare che le cose ci scivolino addosso. Chiediamo a tutti i cattolici e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà di aiutare le agenzie a eliminare questa minaccia. È anche nostro dovere come cristiani”.
23/02/2019 08:00
13/02/2019 09:00