Colombo, il Natale con i ‘bambini invisibili’ (Foto)
Il progetto è un’iniziativa dei sacerdoti Oblati di Maria Immacolata. Accoglie circa 70 ragazzi di tutte le religioni che sono stati costretti ad abbandonare la scuola per la povertà delle famiglie.
Colombo (AsiaNews) – Canti, regali e danze “proibite” tra le mura di casa: è come hanno festeggiato il Natale i “bambini invisibili” del Centre for Society and Religion (Csr) di Colombo, in Sri Lanka. I festeggiamenti si sono svolti il 15 dicembre nella sede di Mattakuliya. Il progetto, volto a tutela dei bambini più poveri del Paese, è un’iniziativa dei sacerdoti Oblati di Maria Immacolata (Omi). Ad AsiaNews p. Ashok Stephen, direttore esecutivo del Centro, racconta: “La maggior parte dei bambini sono musulmani e indù, i cattolici sono pochi. Ma sono tutti figli nostri, vogliamo che siano felici e trasmettiamo loro i valori della religione e l’unità tra le religioni”.
Il centro nasce negli anni ’70 per volere di p. Tissa Balasuriya con l’obiettivo di rendere la società un “buon posto per tutti gli esseri umani”. Il progetto “The Unseen Children” ha sede nel quartiere di Mutwall e accoglie minori di ogni età che desiderano studiare, ma che purtroppo hanno abbandonato la scuola a causa della povertà delle famiglie. È aperto ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 (ora locale) e anche il sabato mattina. Cinque insegnanti qualificati seguono i ragazzi nelle materie scolastiche, mentre il sabato mattina è dedicato allo sport, all’informatica e alla musica.
In tutto, il progetto assiste 72 bambini che vivono nelle aree limitrofe. Grazie al sostegno attento dei docenti, spiega il sacerdote, “i ragazzi hanno fatto molti progressi. È un grande orgoglio vedere che un bambino all’inizio aveva preso un punteggio di 17 [agli esami] e ora, con il nostro aiuto, ha ottenuto 35”.
Tutti i piccoli, a prescindere dal proprio credo, partecipano a vicenda alle feste religiose. P. Stephen riferisce: “Durante il periodo della festa buddista del Wesak i bambini preparano le decorazioni adatte a questa celebrazione. Lo stesso avviene per le cerimonie indù del Diwali [o Deepavali, la festa delle luci – ndr] e islamiche. In questo modo facciamo capire loro il vero significato delle religioni, che è vivere insieme e amarci l’un l’altro”.
Per la festa della nascita di Cristo, i ragazzi hanno decorato la sala, si sono esercitati in canti, recite e balli che a casa non possono eseguire. “Siamo felici – raccontano – perché abbiamo danzato e ai nostri genitori è piaciuto lo spettacolo. Poi abbiamo ricevuto dei doni”. I regali di Natale sono oggetti vari e materiale di cartoleria che servirà per il prossimo anno scolastico. P. Stephen conclude: “Il Natale è la festa di una nascita e questa nascita è gioia e amore. Abbiamo spiegato che questo è il vero significato del Natale. Poi abbiamo chiesto ai bambini d’impegnarsi nello studio e diventare buoni cittadini in questo Paese”.
30/12/2016 14:41
16/12/2020 11:56