Colombo, il 60% delle famiglie in difficoltà a causa delle crisi economica
Ad affermarlo è un sondaggio pubblicato dall'ufficio nazionale di statistica. Parecchie famiglie hanno dovuto mettere in atto strategie di sopravvivenza cercando un secondo impiego, ma la stragrande maggioranza si è ritrovata con il reddito mensile ridotto e poche alternative. I funzionari di governo stanno cercando di attuare le disposizioni imposte dal Fondo monetario internazionale.
Colombo (AsiaNews) - Il 60,5% delle famiglie dello Sri Lanka ha sperimentato una riduzione del proprio reddito medio mensile, mentre oltre il 90% ha riferito di aver affrontato livelli di spesa crescenti a causa del perdurare della crisi economica. Ad affermarlo è l’ultimo sondaggio rilasciato dall’ufficio nazionale di statistica, il Department of Census and Statistics. L'indagine rivela inoltre che il 21,9% delle famiglie sono state costrette ad adattare le proprie abitudini alimentari per sopperire alla mancanza di cibo, mettendo in atto strategie di sopravvivenza, un dato che nelle aree rurali sale al 22,8%.
Gli intervistati hanno citato varie cause che hanno portato alla riduzione dei redditi: la principale, segnalata dal 48,7% delle famiglie, è la riduzione dell’orario di lavoro, mentre la meno citata riguarda la riduzione degli stipendi e delle indennità in sé. Per mitigare gli impatti negativi le famiglie dello Sri Lanka hanno preferito trovare un impiego secondario piuttosto che chiedere prestiti o mutui. Tuttavia, la stragrande maggioranza degli intervistati (il 73,6%) ha dichiarato di non aver messo in atto nessuna strategia.
Gli studiosi Sampath Igalawithana, Champika Ranatunga e Gishan Amaratunga hanno spiegato ad AsiaNews che “gli individui che affrontano disoccupazione o redditi ridotti spesso incontrano sfide nell'accesso alle cure sanitarie, portando a ritardi o inevitabili lacune nell'assistenza sanitaria. I problemi finanziari rischiano di peggiorare condizioni di salute preesistenti limitando l'accesso a farmaci e trattamenti essenziali. I risultati del sondaggio dicono che circa il 29% degli individui ha sperimentato una qualche forma di malattia e il 7% ha cambiato le proprie procedure di trattamento in risposta alla crisi economica. Tra questi individui, il 33,9% ha fatto ricorso all'uso di farmaci solo quando la loro malattia ha raggiunto una fase critica”.
Secondo l'analista economica Devinda Samarakoon “la maggior parte degli abitanti dello Sri Lanka sta soffrendo silenziosamente a causa del sempre crescente costo della vita per la crisi economica, innescata da errori politici del governo precedente. Anche se la riduzione del tasso di inflazione è un bene per la Banca centrale come indicatore per la politica monetaria, non è un dato valido per misurare il livello di benessere delle persone, se il reddito non è aumentato di conseguenza”
Nel frattempo, secondo quanto rivelato da funzionari del Tesoro, “il governo sta valutando come implementare una restrizione imposta dal Fondo monetario internazionale (che ha erogato un prestito) per adeguare tutte le tasse imponibili in modo che riflettano il tasso annuo di inflazione, una misura che aumenterà ulteriormente i prezzi di una serie di articoli, tra cui la benzina, sulla scia della revisione dell'IVA entrata in vigore il primo gennaio. Una tale mossa sarebbe un ulteriore onere per le persone che si stanno già preparando per il duro impatto dell'aumento dell'IVA e la rimozione della maggior parte delle esenzioni con cui il governo spera di ottenere 650 miliardi di rupie di entrate aggiuntive”.
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