Colombo, almeno 10mila persone sapevano in anticipo degli attentati di Pasqua
È la rivelazione dell’ex capo dell’intelligence. Gli attacchi, compiuti il 21 aprile del 2019 contro chiese e alberghi, avevano provocato circa 280 morti e quasi 600 feriti. Informati anche ambasciate e servizi segreti stranieri. L’allora presidente Sirisena era stato avvertito della pericolosità del gruppo islamista accusato del raid.
Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Circa 10mila persone, tra cui 8mila agenti di polizia della Provincia occidentale, erano stati allertati dall’intelligence nazionale 10 giorni prima dell’attentato terroristico compiuto il giorno di Pasqua del 2019. Lo ha rivelato ieri a un’apposita Commissione d’inchiesta presidenziale Nilantha Jayawardena, all’epoca direttore dei servizi segreti, sottolineando che le informazioni sul possibile raid erano state ottenute il 4 aprile.
Il 21 aprile dello scorso anno, un gruppo terroristico ha lanciato un attacco dinamitardo contro tre chiese – due cattoliche e una protestante – e tre alberghi. Le esplosioni hanno provocato circa 280 morti, di cui 45 stranieri, e quasi 600 feriti. Per il massacro, le autorità hanno incolpato il National Thowheed Jamaat (NTJ), formazione estremista musulmana, e il suo leader Zahran Hashim.
Rispondendo a Shamil Perera, che rappresentava davanti alla Commissione il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo della capitale, Jayawardena ha detto che prima del 20 aprile la sua agenzia aveva informato anche ambasciate e servizi d’intelligence stranieri.
Jayawardena ha spiegato poi che l’allora presidente Maithripala Sirisena era stato avvertito della pericolosità di Zahran nel gennaio 2019. Malgrado ciò, egli non ha chiesto il suo arresto. Secondo la testimonianza dell’ex capo dei servizi, Sirisena ha domandato solo perché l’estremista islamico non fosse già stato catturato.
10/01/2023 10:13
26/04/2019 08:50