Colombo, al via i nuovi colloqui per regolare la pesca tra India e Sri Lanka
Colombo (AsiaNews) - Domani a Colombo si terrà il secondo incontro dei colloqui tra Sri Lanka e India sulla questione degli sconfinamenti territoriali dei reciproci pescatori, da anni al centro di molte polemiche. Tuttavia, alcune associazioni srilankesi criticano il comportamento del proprio governo, che nel prepararsi all'appuntamento non avrebbe interpellato i pescatori del nord del Paese, i più colpiti dal problema perché più vicini alle coste indiane. "Le autorità devono trovare il modo - affermano queste organizzazioni - di bandire tutti pescherecci stranieri dalle acque nazionali, per non distruggere il nostro ecosistema marino".
Manel Lucia Kulas, una pescatrice del distretto di Mannar, spiega ad AsiaNews: "In passato guadagnavamo bene, ma con le incursioni dei pescherecci indiani ora non è possibile mandare i figli a scuola. Come possiamo sopravvivere se i nostri mariti spendono 1000 rupie per la benzina, ma guadagnano appena 100 rupie con una giornata di pesca?".
Da oltre 10 anni New Delhi e Colombo discutono per i continui sconfinamenti dei pescatori. In questi anni, l'India e lo Sri Lanka hanno incarcerato più volte i rispettivi equipaggi, per aver invaso le acque territoriali. Il 15 gennaio scorso c'è stato un primo incontro tra i due Paesi, nel quali entrambi hanno accettato di liberare i pescatori ancora detenuti. Tuttavia resta ancora da trovare un modo per controllare il traffico marittimo tra il sud dell'India e il nord dello Sri Lanka.
Secondo alcuni, le risorse indiane nella zona sono ormai esaurite, ed è per questo che i pescatori oltrepassano il limite delle acque territoriali. D'altra parte però essi usano la pesca a strascico, che cuasa la distruzione dell'ecosistema srilankese e, di conseguenza, danneggia le vite delle comunità locali.
23/11/2020 12:12
28/02/2023 10:27