09/02/2012, 00.00
CINA
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Cina: trainata dal settore alimentare, sale l’inflazione

Il dato dei prezzi al consumo si attesta sul 4,5 % per gennaio. Il Capodanno cinese ha fatto schizzare i prezzi del cibo, saliti del 10,5 %. L’aumento è un serio e costante pericolo per il regime comunista.
Pechino (AsiaNews) – L’indice dei prezzi al consumo in Cina è salito al 4,5 % a gennaio su base annua, attestandosi al livello più elevato degli ultimi tre mesi. Lo indica questa mattina l’Ufficio nazionale di statistica, sottolineando come questo aumento colpisca per prima cosa il settore alimentare, che tocca un aumento del 10,5 % . Gli esperti si aspettavano invece un dato in linea a quello di dicembre - pari al 4,1 % - e questo aumento fa crescere il rischio di scontri sociali.

Su base mensile i prezzi sono cresciuti dell’1,5%. La crescita dell'inflazione, trainata dal settore alimentare, è dovuta soprattutto alle feste per il nuovo anno lunare che sono iniziate lo scorso 23 gennaio: per tradizione, nei dieci giorni di festività, la popolazione cinese festeggia con banchetti che non si vedono per tutto il resto dell’anno.

Zhiwei Zhang, economista della finanziaria Nomura, dice: “Questi dati ci fanno preoccupare, perché dimostrano che il rischio di un innalzamento dell’inflazione non è stato allontanato dal Paese. Per i pianificatori finanziari cinesi è un problema serio, perché nel breve periodo limita le possibilità di un rilassamento delle politiche economiche governative”.

La spirale dei prezzi al rialzo complica gli sforzi del regime, che cerca con massicci investimenti nel campo edilizio e delle infrastrutture di far ripartire la crescita economica. Questa, negli ultimi due anni e mezzo, è scesa in maniera costante fino a fermarsi all’8,9 % nell’ultimo quarto del 2011. I problemi sono dovuto alla mancanza di posti di lavoro permanenti e, appunto, all’aumento dei prezzi.

L’inflazione è una seria preoccupazione per il governo comunista. L’aumento dei prezzi al consumo e il mercato interno viziato dalla necessità di esportare mettono la popolazione su un bilico perenne, in cui un rialzo di pochi centesimi di euro sui beni di prima necessità rappresenta un pericolo fortissimo. Nel Paese si sono già verificati centinaia di scontri popolari dopo la crescita del prezzo del riso e della carne di maiale.
 
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