Cina: se vuoi la patente, devi dare il sangue allo Stato
Pechino (AsiaNews) - Per ottenere una patente, un diploma scolastico, il permesso di sposarsi i cittadini di Baoji, nella provincia centrale dello Shaanxi, dovranno letteralmente dare il sangue allo Stato. È quanto emerge dai nuovi regolamenti municipali che entreranno in vigore fra pochi giorni: ogni servizio erogato dal comune potrà essere accessibile soltanto dopo aver "donato il sangue come contributo alla società".
I dettagli della nuova legge sono stati affidati all'account Weibo (popolarissimo sito di microblogging cinese) della città di Baoji. Le reazioni sono giunte a migliaia, tutte critiche: la "volontarietà" del gesto, dicono i residenti, scompare davanti a una simile pressione da parte del governo. Qing Baoyi Jiulian scrive: "Donare dovrebbe essere un gesto volontario, non è etico collegarlo a un servizio pubblico". Lu Mumu aggiunge: "La città dovrebbe prima controllare come viene usato il sangue, e poi emettere nuove leggi".
Il riferimento è ai numerosissimi scandali sanitari che hanno colpito la Cina negli ultimi due decenni. Negli anni '90, diversi dispensari del governo della provincia dell'Henan (guidata all'epoca dall'attuale primo ministro Li Keqiang) hanno lanciato un commercio di sangue sfruttando la povertà di molti contadini. La poca igiene delle trasfusioni ha diffuso il virus dell'Hiv/Aids in tutto il Paese. Negli anni successivi, denunciano diverse Ong, Li ha usato ogni forma di censura e di repressione per impedire che la verità potesse emergere.
La municipalità di Baoji non è sola in questa campagna. Secondo il Qianjiang Evening News, la contea di Pujiang (nello Zhejiang) ha deciso di offrire un approccio basato sugli incentivi. Le famiglie che "offrono in maniera generosa il proprio sangue" potranno ottenere dei punti extra per i figli che intendono iscriversi al liceo.
15/07/2019 11:10
07/03/2019 10:53