Cina: patto militare Aukus tra Australia, Usa e Regno Unito ‘sbagliato’ e ‘pericoloso’
Per Pechino alimenterà corsa agli armamenti e proliferazione nucleare. Biden: Canberra avrà sommergibili a propulsione nucleare, non armi atomiche. Australiani acquisteranno 3-5 sottomarini Usa e ne svilupperanno uno di nuovo tipo con Londra. Costo: 229 miliardi di dollari. Osservatori cinesi: Australia sacrifica economia per il contenimento statunitense della Cina.
Pechino (AsiaNews) – Il ministero cinese degli Esteri ha dichiarato oggi che con Aukus Stati Uniti, Australia e Regno Unito ignorano le preoccupazioni della comunità internazionale, andando avanti per un sentiero “sbagliato” e “pericoloso”.
Ieri a San Diego i leader di Washington, Canberra e Londra hanno rivelato i dettagli del patto militare siglato a settembre 2021, considerato un nuovo strumento per contenere l'ascesa geopolitica della Cina.
Aukus permetterà all’Australia di acquistare e poi costruire sottomarini a propulsione nucleare per la propria flotta facendo uso di tecnologia e know-how statunitensi, di cui finora ha potuto beneficiare solo la Gran Bretagna. L’intesa prevede una cooperazione trilaterale su intelligenza artificiale, sicurezza cibernetica, tecnologia quantistica e missilistica. I tre governi lavoreranno anche allo sviluppo di missili ipersonici e di sistemi per difendersi da essi.
L’accusa di Pechino è che Aukus alimenterà una corsa agli armamenti nel Pacifico occidentale e la proliferazione nucleare. Joe Biden ha sottolineato che i nuovi sottomarini in dotazione alla Marina australiana avranno una propulsione nucleare e non armamenti atomici.
Secondo l’accordo, un ridotto numero di sottomarini Usa e britannici faranno base a Perth (Australia occidentale) dal 2027. Nei primi anni della prossima decade Canberra acquisterà tre sommergibili statunitensi della classe Virginia, con l’opzione di aggiungerne altri due. Poi Australia e Regno Unito costruiranno insieme un sottomarino di nuovo tipo: userà design britannico e tecnologia dai tre Paesi.
Il piano costerà agli australiani circa 229 miliardi di euro in 30 anni, ha dichiarato il premier Anthony Albanese, sottolineando che creerà migliaia di posti di lavoro nei cantieri navali della nazione.
Il Global Times ha scritto ieri che Aukus serve in sostanza ad armare l’Australia e a trasformarla in un asset Usa contro la Cina. Secondo il megafono nazionalista del Partito comunista cinese, Canberra sta sacrificando i propri interessi economici per quelli strategici di Washington. Il riferimento è al fatto che la Cina è il primo partner commerciale degli australiani, già colpiti negli ultimi anni da dazi “punitivi” imposti da Pechino per alcune prese di posizione ostili da parte dei predecessori di Albanese.
L’obiezione è condivisa da diversi analisti occidentali. Nel 2022 le esportazioni australiane in Cina sono calate del 13,1% rispetto all’anno precedente; quelle statunitensi sono invece cresciute dell’1,5%.
23/12/2021 13:20