Cina, il Partito emana nuove regole per fare carriera. O essere licenziati
Pechino (AsiaNews) – Il Partito comunista cinese ha iniziato a testare una nuova serie di regole destinate ai propri membri, che dovrebbero stabilire chi è in grado di fare carriera e chi invece merita di essere demansionato. Il testo completo, reso pubblico nei giorni scorsi, si applica “a tutti i compagni, di tutti i livelli, in tutto il Paese”. Secondo alcuni analisti, però, si tratta di regole “troppo vaghe” che danno al presidente Xi Jinping troppo potere nel ridisegnare gli equilibri politici nazionali.
Una parte è destinata ai “sei criteri secondo i quali si può essere demansionati, sospesi o persino espulsi dal Partito”. Fra questi si citano motivi di salute, fine del mandato, violazioni alla disciplina del Pcc e “essere inadatti al ruolo ricoperto”. Proprio quest’ultimo “criterio” ha scatenato i critici, anche perché a sua volta questa voce si divide in 10 “scenari”.
Questi scenari prevedono fra gli altri incompetenza al lavoro oppure avere un coniuge all’estero. In appendice, i nuovi regolamenti stabiliscono che il funzionario comunista con uno o più membri della famiglia non residenti in Cina “per qualunque motivo” sarà osservato “con molta più attenzione”.
Zhu Lijia, professore di Scienze politiche all’Accademia cinese, ritiene che le regole siano impossibili da mettere in pratica: “Non vi sono abbastanza dettagli sui criteri scelti e non si parla di standard quantitativi. In realtà il testo potrebbe divenire un’arma per mettere a tacere i funzionari in opposizione a chi è al potere”.
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