Cina, a giugno rallenta il manifatturiero
La guerra commerciale fra Pechino e Washington continua a segnare l’economia cinese. Il settore rimane comunque al di sopra dei 50 punti, valore che segna la contrazione. Calano gli ordini esteri, l’occupazione è ai minimi da agosto 2017.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’indice degli acquisti nel settore manifatturiero cinese è calato nel mese di giugno, una delle prime conseguenze della guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti. Lo dimostrano i dati pubblicati oggi da Caixin-Markit: il settore è calato a 51 punti, valore che comunque attesta espansione (sotto i 50 punti si parla di contrazione).
La componente degli ordini totali è rimasta in territorio espansivo a 51,7 – un lieve calo rispetto ai dati di maggio (51,8) – insieme a quella della produzione, salita poco al di sopra di 52. La componente degli ordini esteri è scesa invece a 48,8: si tratta del terzo mese consecutivo al di sotto dei 50 punti. La componente occupazione è ai minimi da agosto del 2017 mentre sono salite le componenti dei prezzi, portandosi ai massimi degli ultimi 11 mesi.
Al contrario, il PMI del settore non manifatturiero è salito per il quarto mese consecutivo portandosi a 55 in giugno, tornando sui livelli di fine 2017, con il PMI dei servizi che è rimasto a 54 (stabile rispetto a maggio), e quello delle costruzioni in aumento a 60,7 dai 60,1 di maggio.
03/01/2017 12:27