Chiudono le ‘due sessioni’: Xi Jinping inizia terzo mandato con toni nazionalisti
Il presidente cinese prospetta un ruolo più importante per il Paese negli affari globali. Colpo diplomatico con mediazione tra Iran e Arabia Saudita. Xi: la Cina comunista ha cancellato “l’umiliazione nazionale”. Nei posti di potere tutti uomini del leader supremo.
Pechino (AsiaNews) – Con toni nazionalisti e l’intento del Paese di giocare un ruolo più importante negli affari globali si è chiusa oggi la sessione annuale dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), che ha approvato il terzo mandato al potere di Xi Jinping.
Insieme alla Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cpcpc), riunita in contemporanea questi giorni per le “due sessioni” (Lianghui), il “Parlamento” è chiamato a formalizzare decisioni già prese dal presidente Xi e dalla leadership del Partito comunista cinese (Pcc).
Nel suo discorso di chiusura della riunione, Xi ha enfatizzato le prospettive future della politica estera nazionale. L’economia del Paese fatica a riprendersi dopo tre anni di duri lockdown, e il leader supremo si è focalizzato sui successi diplomatici: il 10 marzo è arrivato l’annuncio che Pechino ha mediato la firma di un accordo tra Iran e Arabia per la ripresa delle relazioni diplomatiche dopo sette anni di stop.
Esaltando il ruolo del Partito, Xi ha detto che prima dell’arrivo al potere del Pcc nel 1949 la Cina era un “Paese semi-coloniale e semi-feudale, vittima di prepotenze dalle forze straniere”. Ora, è il suo commento, i cinesi “hanno cancellato l’umiliazione nazionale”.
In questi giorni Xi e i suoi uomini hanno attaccato gli Usa in modo più netto del solito, accusandoli di voler contenere la Cina per sopprimerla. Per questo, l’esercito cinese deve essere modernizzato e trasformato in una “Grande muraglia d’acciaio”. Xi ha sottolineato che per raggiungere l’obiettivo la nazione deve rafforzare la propria autosufficienza tecnologica: una risposta a Washington, che con un certo successo sta bloccando l’accesso di Pechino a microchip di ultima generazione e altre tecnologie avanzate.
Sul fronte interno, in linea con le attese Xi ha piazzato suoi alleati nei posti chiave del potere. Li Qiang sostituisce come premier Li Keqiang promettendo più attenzione al settore privato, che teme una nuova stretta normativa dopo quelle al settore hi-tech e dell’educazione. Ding Xuexiang è il nuovo vice primo ministro esecutivo; Zhao Leji guiderà l’Anp, mentre Wang Huning è ora a capo della Cpcpc: insieme a Xi, Cai Qi e Li Xi, i quattro sono tutti membri del Comitato permanente del Politburo, il vero organo decisionale nel sistema politico cinese.
05/03/2024 13:23