Chiesa indonesiana in festa: ordinati 18 nuovi sacerdoti
Le ordinazioni avvenute lo stesso giorno in località remote, per promuovere le vocazioni tra i giovani locali. A Belitang (South Sumatera) ordinati cinque sacerdoti e tre diaconi. Mons. John Liku Ada’, arcivescovo di Makassar, ha consacrato sette sacerdoti diocesani a Rantepao (South Sulawesi). A Kabanjahe (North Sumatera), cinque nuovi preti diocesani ed uno dell’ordine della Santa Croce.
Jakarta (AsiaNews) – La Chiesa cattolica indonesiana festeggia le ordinazioni sacerdotali di 18 diaconi, avvenute lo stesso giorno in tre remote città del Paese: Belitang, nella provincia di South Sumatera; Rantepao, capitale della reggenza di Tanah Toraja (South Sulawesi); Kabanjahe (North Sumatera).
Negli ultimi tempi in Indonesia è abitudine celebrare le ordinazioni in località distanti dalle cattedrali delle diocesi, situate nelle capitali delle province. Questo avviene per promuovere le vocazioni tra i giovani locali, dal momento che queste cerimonie sono molto emozionanti e tuttora “eventi straordinari” per molte comunità cattoliche indonesiane.
Belitang si trova a circa 200 chilometri da Palembang (South Sumatera), capitale provinciale dove ha sede l’omonima arcidiocesi. Lo scorso 9 agosto, nella chiesa di St. Mary’s Conception (sobborgo di Tegal Rejo), cinque diaconi sono stati ordinati sacerdoti e tre seminaristi diaconi (foto 2). Mons. Aloysius Sudarso ha officiato la cerminonia, alla presenza di circa 5mila fedeli, centinaia di sacerdoti e numerosi alti funzionari del governo locale. Tre dei nuovi sacerdoti appartengono alla congregazione del Sacro Cuore di Gesù, due sono salesiani e uno è diocesano.
Rantepao, nella reggenza di Tanah Toraja, dista più di 300 chilometri e otto ore di automobile dalla capitale provinciale Makassar (South Sulawesi). L’arcivescovo John Liku Ada’ ha ordinato sette sacerdoti diocesani (foto 3), nonostante la comunità piangesse la scomparsa di due preti locali: p. Paulus Ata Patunggu, morto in un incidente stradale lo scorso 6 agosto; p. Stephanus Tarigan, vicario generale di Makassar, vittima di un improvviso arresto cardiaco mentre si apprestava ad organizzare i funerali e la sepoltura di p. Paulus. Suor Maria Monika Ekawati, presente alle ordinazioni, racconta ad AsiaNews: “Vi erano almeno 7mila persone, centinaia di ballerini tradizionali e un coro gioioso”. Tanah Toraja è una località dove stanno fiorendo le comunità cristiane, cattolica e protestante.
A Kabanjahe, nell’arcidiocesi di Medan (North Sumatera), i cattolici hanno festeggiato la consacrazione di cinque preti diocesani ed uno dell’ordine della Santa Croce (foto 1 e 4). Suor Bernadette riporta la gioia della folla accorsa presso la parrocchia dei SS. Pietro e Paolo, dove si è svolta la messa celebrata da mons. Anicetus B. Sinaga .
Le 18 ordinazioni del 9 agosto, primato che rende orgogliosa la Chiesa indonesiana, seguono quelle di luglio, altro mese fecondo di vocazioni. A Yogyakarta (Central Java) mons. Robertus Rubiyatmoko ha consacrato sei gesuiti e otto preti diocesani. Mons. Yustinus Harjosusanto, arcivescovo di Samarinda, ha ordinato tre missionari della Sacra Famiglia, uno dei quali originario del Madagascar. A Manado (North Sulawesi), mons. Benedictus Estephanus Rolly Untu ha consacrato un sacerdote e 13 diaconi. Il 7 luglio scorso, la diocesi di Ketapang (West Kalimantan) ha festeggiato l’ordinazione di due tribali Dayak.
In Indonesia, le vocazioni religiose negli ultimi 20 anni sono diminuite. Questo è dovuto in parte all’impatto sociale delle politiche di pianificazione familiare (note come Keluarga Berencana, la famiglia ben pianificata), imposte dall’ex presidente Suharto per controllare la popolazione. Altra causa è la perdita di “interesse” dei giovani verso la vita religiosa. Tuttavia, nonostante il calo delle vocazioni, in alcune diocesi del Paese resta elevato il numero dei ragazzi che entrano in seminario.
16/02/2018 08:04