Chiesa indiana: più bambini e una migliore vita matrimoniale
In una lettera pastorale il cardinale siro-malabarese Vithayathil denuncia i genitori che pur avendone la possibilità decidono di non procreare e suggerisce alle coppie l'Eucarestia come "mezzo efficace" per rinnovare l'amore e la capacità del sacrifico.
Kochi (AsiaNews/Cbci) Preoccupato del calo demografico tra i cattolici in Kerala il card. Varkey Vithayathil, invita la comunità siro-malabarese in India ad avere più bambini "conducendo una vita basata sui valori cristiani". L'appello del porporato è contenuto in una lettera pastorale che verrà letta in tutte le parrocchie dello stato e delle diocesi siro-malabaresi il prossimo 13 agosto.
Il cardinale si scaglia contro chi, pur avendo i mezzi decide di non procreare: "C'è peccato e ingiustizia verso la società dietro la decisione di non avere figli da parte di genitori che hanno mezzi economici e salute per farlo". Il riferimento è al mondo occidentale, all'Europa, "la cui tendenza a creare piccoli nuclei famigliari - nota il cardinale - si sta facendo strada anche nella nostra società".
Il motivo di questo fenomeno - ricorda Vithayathil "è nella cultura della morte, duramente critica da Giovanni Paolo II e nella mancanza di amore sottolineata da Benedetto XVI". La lettera pastorale invita i fedeli a tenere presente proprio l'enciclica pel papa, Deus Caritas est, per condurre una "buona vita matrimoniale e familiare".
Il card. Vithayathil individua, inoltre, nella preghiera, nell'Eucarestia e nella meditazione della Parola di Dio, "i mezzi più efficaci per vincere le sfide che deve affrontare oggi la famiglia". "Partecipando all'Eucarestia le coppie rinnovano il loro amore e la loro unità è l'Eucarestia che le rende capaci di un amore pronto al sacrificio".
P. Paul Thelekkat, portavoce della Chiesa siro-malabarese, spiega che "si è registrato un drastico calo della popolazione cristiana". "Il recente sinodo dei vescovi siro-malabaresi continua ha espresso seria preoccupazione a riguardo e intendiamo impegnarci per affrontare il problema".
21/02/2004