20/01/2025, 11.16
INDIA
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Chhattisgarh: sepoltura negata a un cristiano, interviene la Corte Suprema

di Nirmala Carvalho

L'atto di intolleranza del consiglio di un vilaggio del distretto di Bastar era stato confermato anche dall'Alta corte locale a cui il figlio si era rivolto chiedendo giustizia. Non gli viene permesso nemmure di tumularlo in un terreno di sua proprietà.  L'arcivescovo di Raipur: "Se si avallano questi gesti si promuove l'illegalità nel Paese".

Raipur (AsiaNews) – La Corte Suprema indiana ha ingiunto al governo dello Stato del Chhattisgarh di intervenire nella vicenda di una famiglia cristiana a cui è stata impedita la sepoltura di un proprio defunto in un cimitero. Al centro della vicenda un villaggio del distretto di Bastar, dove il 7 gennaio scorso Subhash Baghel, un cristiano pentecostale, è morto a causa di una lunga malattia. Un gruppo di residenti del villaggio si è opposto alla sepoltura nel locale cimitero costringendo il figlio Ramesh Baghel - un agricoltore appartenente a una comunità di un gruppo censito tra le caste svantaggiate - a tenere il corpo del padre in una camera mortuaria fino ad oggi.

Baghel si era già rivolto all’Alta Corte del Chhattisgarh che gli ha però dato torto, basandosi su un certificato rilasciato dal gram pachayat - il consiglio del-villaggio - secondo il quale non esisterebbero aree di sepoltura separate per i cristiani e sostenendo che per questo la tumulazione potrebbe causare disordini e disarmonie nella popolazione. Al contrario Baghel racconta che il villaggio di Chhindawada ha un cimitero assegnato oralmente dal gram panchayat per la sepoltura e la cremazione dei corpi. In questo cimitero, aree separate sono destinate alla sepoltura dei tribali, alla sepoltura o alla cremazione di persone di religione indù e di persone appartenenti alla comunità cristiana.

L'avvocato e attivista per i diritti umani Degree Prasad Chouhan, che sta fornendo assistenza legale a Baghel, ha commentato: “Si tratta di un chiaro caso di discriminazione sulla base della religione. Non permettono alla famiglia del firmatario di seppellire il cadavere nemmeno in un terreno privato di loro proprietà. Il nonno di Ramesh Baghel si era convertito al cristianesimo più di tre decenni fa e due dei suoi parenti, compreso il nonno, sono stati sepolti nel cimitero del loro villaggio Chhindawada. Molti altri abitanti del villaggio, a maggioranza tribale, si sono convertiti al cristianesimo. Quando gli abitanti del villaggio sono diventati violenti, la famiglia del firmatario ha sporto denuncia alla polizia, che ha raggiunto il villaggio con 30-35 agenti. E la polizia stessa ha anche esercitato pressioni sulla famiglia affinché portasse il corpo fuori dal villaggio”.

La Corte Suprema ha criticato il governo del Chhattisgarh per non essere ancora intervenuto e ha chiesto una risposta sul ricorso presentato.“Seguendo il panchayat del villaggio, l'Alta corte ha emesso un verdetto strano. Che cosa aspetta a intervenire il governo dello Stato?”, hanno dichiarato i giudici.

L'arcivescovo di Raipur, mons. Victor Thakur, commenta ad AsiaNews: “La Corte Suprema ha giustamente chiesto al governo del Chhattisgarh di affrontare le questioni fondamentali dei diritti umani. Se la gente per strada può decidere che cosa si può fare e cosa no e la Corte lo accetta, allora ci stiamo prendendo gioco della Costituzione e promuoviamo l'illegalità nel Paese”.

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