Causa Covid, Hanoi mette sotto controllo i confini con la Cambogia
Dopo il Capodanno, a Phnom Penh è in atto una nuova ondata di contagi. La capitale cambogiana, insieme a Takhmao, è in lockdown. Molti vietnamiti ritornano in patria anche per vie illegali, rischiando di infettare il Paese. Per passare dalla Cambogia al Vietnam, i trafficanti esigono 350 dollari Usa. Negli ultimi due mesi, nella provincia di Kiên Giang, 14mila persone hanno attraversato la frontiera.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Le autorità sanitarie vietnamite hanno messo in guardia il governo di Hanoi chiedendo di controllare i passaggi sud-ovest e nord-ovest della frontiera con la Cambogia. Lo scopo è limitare il più possibile il rischio di diffusione della pandemia da Covid 19, che in Cambogia ha raggiunto livelli preoccupanti.
Phnom Penh ha da poco celebrato il Capodanno (Chol Chnam Thmay, dal 14 al 16 aprile). Gli assembramenti che ne sono derivati hanno fatto scoppiare una nuova ondata di contagi. Secondo il ministero della Sanità, in Cambogia vi sono 8193 persone infette da coronavirus. Fra queste, 2924 sono ricoverate in ospedale e 59 sono morte. La maggior parte degli infetti sono nella capitale che, assieme alla città di Takhmao, è sottoposta a lockdown dal 15 aprile. Gli ospedali del Paese sono vicini al collasso.
Per questa ragione, molti vietnamiti che sono in Cambogia per motivi di lavoro, tentano di ritornare alle loro città di origine, attraversando le frontiere e rischiando di infettare anche il Vietnam, dove il Covid sembra essere domato.
Almeno 9 province cambogiane, tutte confinanti con il Vietnam, hanno problemi di pandemia. Nella provincia di Kiên Giang - sul delta del Mekong, affianco alla provincia di Sihanoukville - ad esempio, dal 20 febbraio a oggi le autorità hanno fermato 142 persone che sono rientrate in Vietnam in modo illegale. Il 19 aprile scorso, cinque ragazze hanno cercato di attraversare il mare in canoa per arrivare all’isola di Phú Quốc (provincia di Kiên Giang). Le ragazze sono state arrestate. Si è scoperto che per un ritorno in Vietnam, ognuna ha dovuto pagare circa 350 dollari Usa ai trafficanti locali.
Lo stesso giorno, 13 fra infermieri e dottori sono arrivati a Kiên Giang dall’ospedale Chợ Rẫy di Ho Chi Minh City per approntare un ospedale di emergenza per 500 pazienti tornati dalla Cambogia.
La provincia di Đồng Tháp, un po’ più a nord di Kiên Giang, ha almeno 50 km di frontiera in comune con Pray Veng in Cambogia. Anche qui vi è una “fuga dall’epidemia” di vietnamiti. Negli ultimi 10 giorni, le autorità di Đồng Tháp hanno scoperto e bloccato più di 500 casi di entrate illegali alla frontiera. Vi sono anche da controllare le uscite illegali: sono soprattutto cinesi che arrivano fino a Đồng Tháp e An Giang per andare a lavorare in Cambogia.
Un’altra via di passaggio da Cambogia al Vietnam è la città di Hà Tiên (provincia di Kiên Giang). Dal 20 febbraio al 22 aprile, almeno 1300 persone hanno attraversato la frontiera. Di questi 31 erano illegali. Le autorità hanno dovuto approntare ospitalità per 303 persone per isolarle in quarantena.
Dal febbraio scorso, nella provincia di Kiên Giang, su 14mila persone che hanno attraversato la frontiera e subito il test, 38 di esse sono risultate positive al virus.
29/09/2023 11:15