Cau Ram: migliaia di cattolici in piazza, contro i sequestri di fedeli e proprietà
di Joseph Dang
Almeno 5mila persone della diocesi di Vinh hanno manifestato, brandendo bandiere del Vaticano. I fedeli dimostrano per la restituzione delle proprietà ecclesiastiche e contro gli arresti di giovani attivisti. Sacerdote ad Hanoi: per il futuro, altri episodi di repressione contro la Chiesa vietnamita.
Hanoi (AsiaNews) – Brandendo bandiere del Vaticano (nella foto), oltre 5mila cattolici delle parrocchie di Cau Ram, Yen Dai e Ke Gai – diocesi di Vinh, nel nord del Vietnam – hanno marciato ieri per le vie della città. I fedeli protestavano contro la decisione delle autorità locali, che intendono sequestrare i terreni appartenenti alla Chiesa cattolica a Cau Ram per realizzare un parco al cui interno sorgerà un monumento dedicati ai soldati dell’esercito vietnamita. I manifestanti hanno anche denunciato un'operazione segreta della polizia, mirata al rapimento di giovani attivisti cristiani.
La questione riguardante la proprietà dei terreni – contesi fra cattolici e amministrazioni locali o governo centrale – è un problema diffuso e irrisolto in Vietnam. Al tempo della guerra, la chiesa di Cau Ram è stata trasformata in una base militare, diventando un bersaglio dell’esercito statunitense. Al termine del conflitto, il governo di Hanoi ha dichiarato l’area “luogo della memoria” da “preservare e proteggere per le generazioni future, in memoria dei crimini della guerra americana”.
Le richieste di restituzione dei terreni da parte dei cattolici – per ricostruire la chiesa, il cui edificio originale risaliva ai primi del ‘900 – è rimasta finora inascoltata. Di contro, la zona è stata in un primo momento suddivisa in lotti per la realizzazione di una strada che collega Hanoi con la casa natale di Ho Chi Minh, distante circa 330 km in direzione nord.
In un secondo momento le autorità locali hanno autorizzato la costruzione di un complesso abitativo, con appartamenti privati del valore di milioni di dollari da destinare a funzionari governativi. Tuttavia, le proteste dei cattolici negli ultimi due anni hanno portato all’interruzione del progetto (cfr. AsiaNews 25/05/2010 Protestano i cattolici di Cau Ram, chiesa storica che si vuole trasformare in appartamenti). Il 27 luglio scorso, infine, la scelta del governo provinciale di Nghe An di realizzare un parco pubblico con al centro il monumento dedicato ai soldati.
I manifestanti hanno anche denunciato le operazioni segrete della polizia, mirate all’arresto senza mandato di giovani attivisti. All’indomani delle proteste anti-cinesi per il contenzioso nel Mar cinese meridionale, il governo vietnamita ha impresso un giro di vite contro il dissenso colpendo con particolare forza i cattolici. Fonti locali a Vinh confermano che otto studenti universitari e laici sono stati arrestati fra il 30 luglio e il 3 di agosto.
Il 30 luglio all’aeroporto di Saigon sono state fermate tre persone. Tre giorni più tardi, agenti in borghese hanno arrestato tre universitari cattolici di Vinh. Il 3 agosto è stata la volta di Francis Dang Xuan Tuong, rilasciato due giorni dopo. Lo stesso giorno ad Hanoi gli agenti hanno fermato il blogger Paulus Le Son; finora la famiglia non ha avuto notizie sulla sorte del giovane, mentre la polizia smentisce l’arresto.
P. Joseph Nguyen, della diocesi di Hanoi, avverte: “Questi eventi sono il preludio per altri episodi di repressione contro la Chiesa in Vietnam”.
La questione riguardante la proprietà dei terreni – contesi fra cattolici e amministrazioni locali o governo centrale – è un problema diffuso e irrisolto in Vietnam. Al tempo della guerra, la chiesa di Cau Ram è stata trasformata in una base militare, diventando un bersaglio dell’esercito statunitense. Al termine del conflitto, il governo di Hanoi ha dichiarato l’area “luogo della memoria” da “preservare e proteggere per le generazioni future, in memoria dei crimini della guerra americana”.
Le richieste di restituzione dei terreni da parte dei cattolici – per ricostruire la chiesa, il cui edificio originale risaliva ai primi del ‘900 – è rimasta finora inascoltata. Di contro, la zona è stata in un primo momento suddivisa in lotti per la realizzazione di una strada che collega Hanoi con la casa natale di Ho Chi Minh, distante circa 330 km in direzione nord.
In un secondo momento le autorità locali hanno autorizzato la costruzione di un complesso abitativo, con appartamenti privati del valore di milioni di dollari da destinare a funzionari governativi. Tuttavia, le proteste dei cattolici negli ultimi due anni hanno portato all’interruzione del progetto (cfr. AsiaNews 25/05/2010 Protestano i cattolici di Cau Ram, chiesa storica che si vuole trasformare in appartamenti). Il 27 luglio scorso, infine, la scelta del governo provinciale di Nghe An di realizzare un parco pubblico con al centro il monumento dedicato ai soldati.
I manifestanti hanno anche denunciato le operazioni segrete della polizia, mirate all’arresto senza mandato di giovani attivisti. All’indomani delle proteste anti-cinesi per il contenzioso nel Mar cinese meridionale, il governo vietnamita ha impresso un giro di vite contro il dissenso colpendo con particolare forza i cattolici. Fonti locali a Vinh confermano che otto studenti universitari e laici sono stati arrestati fra il 30 luglio e il 3 di agosto.
Il 30 luglio all’aeroporto di Saigon sono state fermate tre persone. Tre giorni più tardi, agenti in borghese hanno arrestato tre universitari cattolici di Vinh. Il 3 agosto è stata la volta di Francis Dang Xuan Tuong, rilasciato due giorni dopo. Lo stesso giorno ad Hanoi gli agenti hanno fermato il blogger Paulus Le Son; finora la famiglia non ha avuto notizie sulla sorte del giovane, mentre la polizia smentisce l’arresto.
P. Joseph Nguyen, della diocesi di Hanoi, avverte: “Questi eventi sono il preludio per altri episodi di repressione contro la Chiesa in Vietnam”.
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