Cattolici vietnamiti vicini al Papa, nella difesa della famiglia
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - La Chiesa cattolica in Vietnam ha seguito con attenzione e partecipazione il VII Incontro mondiale delle famiglie, che si è concluso ieri a Milano (Italia); ogni diocesi del Paese ha rilanciato messaggi e discorsi di papa Benedetto XVI, mentre il sito web del Comitato pastorale per la famiglia ha pubblicato numerosi articoli ed editoriali sul tema. In particolare, le famiglie cattoliche del Paese sono in prima linea nel lavoro di integrazione nella società, promuovendo un modello di sviluppo che superi l'individualismo e il consumismo, "mali oscuri" che stanno progressivamente erodendo le tradizioni e l'unità etnico-culturale del popolo vietnamita (cfr. AsiaNews 17/05/2012 Aborti, frutto di egoismo e materialismo, male oscuro del progresso vietnamita).
Fin dal 15mo secolo, quando il cattolicesimo ha fatto il suo ingresso in Vietnam, la Chiesa si è integrata all'interno delle tradizioni familiari; nel tempo ha lavorato per promuovere lo sviluppo dell'individuo e della collettività, nel suo complesso. E più volte laici e sacerdoti hanno rilanciato l'importanza dello slogan "la famiglia è la cellula della società", una base salutare e un elemento imprescindibile per rafforzarne gli elementi.
Tuttavia, al giorno d'oggi si registrano squilibri sempre maggiori nello sviluppo sociale: a fronte di una crescita economica, si registra un progressivo degrado nell'educazione, nella morale, nell'onestà e nel rispetto reciproco fra individui. E la "cultura della morte", anche in Vietnam, sembra prendere sempre più piede.
Al contrario, per storia e tradizione la "casa" è il luogo in cui i membri della famiglia si ritrovano assieme per mangiare, per discutere, per ricordare i cari defunti e per pregare. E ancora oggi moltissime famiglie hanno conservato questo senso religioso e il desiderio di mantenere viva la fede, dentro e fuori le mura domestiche.
All'incontro mondiale milanese del Papa con le famiglie era presente anche una delegazione del Vietnam, guidata dal cardinale di Saigon Jean Baptist Phạm Minh Mẫn e composta da 92 partecipanti. Nelle varie diocesi del Paese, come successo a Xuan Loc, fedeli e famiglie hanno organizzato in contemporanea corsi di formazione, promosso attività pastorali e sociali, celebrato messe per gruppi di genitori e figli, letto la Bibbia in piccoli gruppi ed effettuato l'adorazione eucaristica.
Una religiosa buddista vietnamita, interpellata da AsiaNews, sottolinea che solo "in famiglia" si impara a vivere "secondo logica e vero amore reciproco", perché luogo dell'amore "privo di condizioni" e "culla della vita".