Cattolici filippini in aiuto alle migliaia di sfollati del vulcano Mayon
Manila (AsiaNews/Cbcp) - Ultimata la valutazione iniziale dei possibili danni e degli interventi necessari, associazioni e gruppi cattolici filippini hanno avviato una campagna di raccolta fondi per gli sfollati del vulcano Mayon, in vista di una imminente eruzione. Da qualche tempo sono infatti riprese le fuoriuscite di lava dalla bocca del cratere e, secondo gli esperti, il pericolo di un fenomeno di vasta portata è concreto. Il p. Anton CT Pascual, direttore esecutivo di Caritas Manila, e la Chiesa di Quiapo hanno stanziato ciascuno 500mila pesos (poco più di 11mila dollari), mettendoli a disposizione della diocesi di Legazpi, per il progetto "Harong".
Nei giorni scorsi Cbcp-Nassa (l'organismo della Conferenza episcopale che si occupa di attività sociali e caritative), in collaborazione con il Catholic Relief Service (Crs), ha compiuto una stima dei possibili danni in vista dell'eruzione del vulcano e il totale delle persone colpite. L'intervento della Chiesa, sottolinea p. Pascual, è indice della "presenza amorevole" dei cristiani fra i più bisognosi, come già avvenuto in passato in occasione di altri disastri naturali, fra i quali il tifone Yolanda.
Per gli esperti il vulcano potrebbe eruttare "in qualsiasi momento"; per questo già 11mila famiglie sono state evacuate e al momento sono ospitate in 45 centri di accoglienza nella provincia di Albay. P. Rex Arjona, direttore del Social Action Center (Sac) della diocesi di Legazpi, riferisce che il progetto intende rispondere ai bisogni degli sfollati; nel frattempo, le funzioni eucaristiche vengono celebrate nei centri di accoglienza.
Intanto Radio Veritas e Caritas Manila hanno lanciato l'iniziativa "Damayan Kapanalig", una raccolta fondi radiofonica per le popolazioni sfollate di Albay, colpite dal vulcano.
Il provvedimento di evacuazione ha riguardato i cittadini dei villaggi stanziati entro i sei km di distanza dal cratere, per un totale di oltre 11mila abitanti. Nel 2003 il Vulcano Mayon uccise 80 persone a seguito di una violenta esplosione verificatasi nel cratere principale.
Le Filippine si trovano lungo il cosiddetto "anello di fuoco" del Pacifico, caratterizzato da un'intensa attività sismica e vulcanica. Nel 1990 un terremoto di magnitudo 7,7 ha ucciso oltre 2mila persone a Luzon. Nel marzo 2010 un sisma di magnitudo 6,2 ha colpito al largo dell'isola di Luband, a Mindanao, ma l'onda è stata avvertita sino a Manila, la capitale, distante oltre 130 km dall'epicentro. Infine, nell'agosto 2012 un terremoto di magnitudo 7,6 si è propagato al largo della costa orientale dell'isola di Samar, con relativo allarme tsunami e l'evacuazione generale nella zona.