Cattolici Hmong incontrano un vescovo dopo più di un secolo
Yen Bai (AsiaNews/Ucan) Dopo un viaggio di 6 ore per 20 km di montagne a cavallo e a piedi, mons. Antoine Vu Chuong è il primo vescovo che i cattolici Hmong della parrocchia di Phinh Ho vedono da più di 100 anni. Dal 9 al 18 febbraio, il vescovo, ordinato nell'ottobre 2003, ha fatto una visita pastorale a 8 parrocchie della provincia di Yen Bai, in cui vivono circa 45 mila Kinh (maggioranza vietnamita) e i cattolici di una minoranza etnica. Arrivando all'alba alla chiesa di Giang Lao Pan, il vescovo cinquantanovenne si è commosso fino alle lacrime nel vedere i fedeli che lo aspettavano dalla mattina presto e gli andavano incontro scalzi. "Ora che sono tra voi, non sono più stanco. Mi sento più vicino a Dio e vedo Dio in ognuno di voi". Circa 25 cattolici, compresi 3 preti, hanno accompagnato il vescovo.
Joseph Cu A Chang, 40 anni, della parrocchia di Giang Lao Pan, ha detto che la visita del vescovo ha portato "consolazione e gioia immense" ai cattolici dei gruppi etnici. "È la prima volta che noi accogliamo un vescovo qui, da quando i Hmong hanno ricevuto per la prima volta la Buona Novella più di 100 anni fa".
Il vescovo ha celebrato la Messa, con inni e canti in lingua hmong, e ha conferito il sacramento della Confermazione a 270 persone, adulti e bambini. Durante l'omelia, ha voluto fare questa condivisione con i fedeli: "La notte scorsa, ho sognato di venire a vivere con voi quando sarò in pensione e morire qui. Pregate per me, affinché stia bene abbastanza per venirvi a trovare di nuovo". Dopo la Messa, durante una cerimonia, la gente ha regalato al vescovo un grande rosario di legno, che lui si è messo al collo.
Joseph Chang ha spiegato che la parrocchia di Phinh Ho non ha un prete dal 1964. Solo dal 1993, una volta l'anno, un sacerdote va a celebrare la Messa e amministrare i sacramenti. I parrocchiani di solito pregano, portano la Comunione ai malati e battezzano i bambini. Durante le feste come Pasqua, Natale e Tutti i Santi, un laico che guida la comunità ha detto che solo chi è robusto può camminare per i 150 km fino alla parrocchia di Yen Bai, che è a circa 180 km a nord-ovest di Hanoi.
Durante la sua visita alle 8 parrocchie, il vescovo ha conferito il sacramento della Cresima a più di 2 mila persone e ne ha battezzate 30 della minoranza etnica Thai. Egli ha anche consacrato nuovi cimiteri e visitato le parrocchie più povere.
A ogni Messa, il vescovo ha fatto un appello per le vocazioni e ha chiesto ai bambini se qualcuno di loro voleva diventare prete e religioso. Quando alcune ragazze hanno detto che volevano fare il prete, il vescovo ha spiegato che la Chiesa insegna loro a prendere come esempio S. Teresa del Bambino Gesù, che voleva diventare prete e ha consacrato la vita alla preghiera. In tal modo, ella ha partecipato al lavoro dei sacerdoti e delle missioni straniere in modo molto efficace. Poi mons. Chang ha chiesto ai genitori di incoraggiare la vocazione nei loro figli, aiutandoli a completare almeno la scuola superiore, e di trasmettere loro la fede.
La diocesi di Hung Hoa, la più grande del Vietnam dal punto di vista geografico, copre 54.432 kmq e comprende 197.436 cattolici, di cui 11.315 delle etnie Dao, Hmong, Muong, Tay e Thai, su una popolazione di 7.161.872 abitanti. Ci sono 24 preti, 105 suore, 27 seminaristi e 2030 catechisti che svolgono il loro servizio in 75 parrocchie, con 500 sotto-parrocchie; 54 parrocchie sono senza sacerdote.
La mancanza di preti nel nord del paese è dovuto alla lunga persecuzione della Chiesa (iniziata nel Nord nel 1954, dopo la dichiarazione della repubblica comunista). In quel periodo, molti preti sono stati uccisi e molti sono fuggiti al Sud. Finora, c'è un surplus di preti nel sud del paese, ma il governo non permette loro di trasferirsi al Nord.
Inoltre, le ordinazioni presbiterali e l'ingresso nei seminari necessitano del permesso del governo.