Catechisti di Saigon: uniformità e condivisione, per trasmettere la fede
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - In concomitanza con la festa dedicata al beato vietnamita Andrew Phú Yên, oltre 500 catechisti dell'arcidiocesi di Ho Chi Minh si sono incontrati lo scorso 26 luglio per confrontare le proprie esperienze e promuovere nuove vie di insegnamento della Parola di Dio. Attivi fra i bambini e i giovani cattolici, fra coppie di futuri sposi e dediti al sostegno concreto di poveri e bisognosi, i catechisti giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione della fede e dei valori promossi dalla Chiesa. Al seminario organizzato dall'arcidiocesi erano presenti ragazzi, studenti, suore e sacerdoti di tutte le parrocchie della ex Saigon.
Vincent Nguyễn Trung Vũ Đức, uno degli oltre 500 catechisti presenti e proveniente dalla parrocchia di Môi Khôi, ha sottolineato che "la conferenza mi ha aiutato a rafforzare la fede" e ora confida di aver la "forza per raggiungere chiunque". Egli racconta di "un'atmosfera molto felice" che ha permesso di "imparare e condividere esperienze di lavoro".
In particolare, molti catechisti chiedono una maggiore "uniformità" nei programmi di insegnamento del catechismo e un miglior coordinamento fra gruppi e nell'organizzazione delle attività. Al termine dei lavori, i rappresentanti delle parrocchie hanno presentato una serie di aspettative e nuove proposte, sottolineando più volte il concetto di "thống nhất" - "uniformità, coesione" in vietnamita - quale elemento decisivo. Una uniformità che deve riguardare i curricula, i piani di insegnamento, gli orari del catechismo e di sessioni di aggiornamento fra diocesi e parrocchie. Per questo, afferma p. Peter Nguyễn Văn Hiền, segretario generale del Comitato dei vescovi per il catechismo e la fede, "stiamo chiedendo a sacerdoti e ordini religiosi di redigere un piano di insegnamenti e dei libri di catechismo" validi per tutti.
Al seminario è intervenuto anche il card Jean Baptist Phạm Minh Mẫn, arcivescovo di Ho Chi Minh City, che ha analizzato le preoccupazioni dei cattolici nella vita quotidiana, i problemi relativi alla fede e alla vita di tutti i giorni. "Ringraziamo Dio" ha detto il porporato "perché oltre 100 congregazioni internazionali, ordini e missioni di altre nazioni sono venute qui per studiare, imparare e cooperare con la nostra diocesi per l'insegnamento del catechismo". Egli ha definito i catechisti "persone che educano alla fede", che piantano i "semi della fede" e contribuiscono alla crescita della Chiesa diocesana e della sua missione.