28/05/2015, 00.00
FILIPPINE
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Caritas e agricoltori filippini contro il governo: reprime con violenza manifestazione pacifica

Contadini che marciavano sono stati dispersi con cannoni d’acqua, gas lacrimogeni e spray al peperoncino: 17 sono stati ricoverati con ferite agli occhi. I manifestanti chiedono l’applicazione della legge di ridistribuzione terriera, al momento sospesa.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – La Caritas filippina critica in modo duro la risposta del governo alle proteste degli agricoltori avvenute nei giorni scorsi di fronte al Palazzo dei Rappresentanti di Quezon. In un comunicato, l’organizzazione cattolica ha condannato la violenza usata dalle forze dell’ordine, che hanno disperso la manifestazione pacifica con lancio di lacrimogeni, spray al peperoncino e l’utilizzo di cannoni d’acqua. Negli scontri 17 contadini sono rimasti feriti agli occhi e sono stati trasportati all’East Avenue Medical Center.

Agricoltori da ogni parte dell’arcipelago si sono radunati nei giorni scorsi e hanno iniziato una marcia di 17 giorni verso Manila, per protestare contro l’emendamento “favorevole ai proprietari terrieri” al progetto di legge 4296, che dovrebbe essere approvato il mese prossimo.

Padre Edwin Garuguez, direttore generale della Caritas, afferma che le forze di sicurezza avrebbero dovuto negoziare in modo diplomatico, invece che reagire con la violenza: “Questi poveri contadini erano disarmati. Non sono animali e men che meno criminali. Erano lì solo per chiedere quello che gli è dovuto secondo la Legge di riforma agricola”.

Il progetto di legge 4296 – alla cui approvazione i contadini sono favorevoli – sarebbe il necessario completamento del Comprehensive Agrarian Reform Program (Carp), iniziato nel 1988 dall’ex presidente Aquino e scaduto per mancanza di fondi nel 2014. La riforma prevede l’acquisizione da parte del governo di tutti gli appezzamenti di terra superiori ai sette ettari e la loro vendita ad agricoltori senza proprietà. I precedenti possessori vengono retribuiti a rate dal governo per 15 anni.

Alla scadenza del Carp nel 2014, mancavano ancora più di un milione di ettari di terra da distribuire, e il progetto di legge 4296 ha come scopo la portata a termine del programma.

Gli agricoltori protestano contro il tentativo di alcuni proprietari terrieri di far passare un emendamento al progetto di legge che garantirebbe l’esenzione dalla ridistribuzione di quelle terre che non sono state divise col Carp.

La Caritas filippina si dichiara dalla parte degli agricoltori nel chiedere l’approvazione del progetto di legge, che garantirebbe diritto alla terra, buon governo, agricoltura sostenibile e diritti umani: “Noi – afferma Gariguez – ci uniamo ai contadini nell’incalzare l’amministrazione Aquino e in particolar modo i legislatori a correggere l’applicazione del Carp e a completare la distribuzione ai contadini di tutte le tenute agricole della nazione soggette al programma”.

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