13/08/2015, 00.00
HONG KONG – CINA
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Cardinali di Hong Kong, cattolici e protestanti denunciano le sofferenze delle croci nel Zhejiang

di Victoria Ma
Seguendo l’appello del card. Tong, il card. Zen celebrerà domani una messa per la “salvaguardia della fede e la salvaguardia della Croce”, organizzata dalla Commissione diocesana di giustizia e pace. Cristiani cattolici e protestanti manifestano davanti all’ufficio rappresentativo della Cina ad Hong Kong.

Hong Kong (AsiaNews) – Un “urgente appello” del card. John Tong; una messa presieduta dal card. Joseph Zen; una raccolta di firme e una manifestazione davanti alla sede del Liaison Office, l’ufficio della Cina ad Hong Kong, da parte di cattolici e protestanti: sono alcuni gesti che i fedeli cristiani del territorio stanno attuando per criticare l’ingiusta demolizione delle croci nel Zhejiang e salvaguardare la libertà religiosa in Cina.

Oggi il card. Tong ha diffuso un “urgente appello” dal titolo “le sofferenze della Croce”, chiedendo al governo centrale cinese e alle autorità di investigare e bloccare tutti i gesti illegali di distruzione delle croci. Egli domanda pure alle autorità della Cina di tener fede al principio della “supremazia della costituzione, dello stato di diritto, del governo del Paese secondo la legge”.

Il porporato propone ai suoi fedeli di Hong Kong di scegliere “una forma di penitenza, come il digiuno o l’astinenza, e che preghino in modo speciale per la libertà religiosa, la dignità della fede, e condividano le sofferenze dei loro fratelli e sorelle del Zhejiang”.

“La croce – afferma il porporato nell’appello - è il segno più rappresentativo della fede cristiana. Come cristiani, dobbiamo seguire il Cristo. Ciò richiede di portare la croce insieme con Gesù Cristo”.

Domani, 14 agosto, vigilia della festa dell’Assunzione di Maria, il card. Joseph Zen presiederà una messa nella chiesa di St. Andrew sul tema “Salvaguardare la fede, salvaguardare la Croce”. La messa concluderà una giornata di digiuno ed è organizzata dalla Commissione diocesana di giustizia e pace e dal Gruppo per gli affari sociali della parrocchia di St. Andrew. La messa e il digiuno sono offerti per le sofferenze dei cattolici nel Zhejiang, per la dignità della nostra fede e per la libertà religiosa, proprio come predica l’appello del card. Tong.

Intanto, ieri un gruppo di cattolici e protestanti hanno protestato di fronte al Liaison Office, la sede ufficiale di Pechino nel territorio, per esprimere la loro opposizione alle demolizioni forzate delle croci nella provincia del Zhejiang. Una dichiarazione lanciata fra i gruppi cristiani ha raccolto finora 1740 firme. La dichiarazione difende la libertà religiosa in Cina e chiede che sia fermata la distruzione delle croci.

 

 

 

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