Card. Zen: Col Nuovo anno del Cavallo, continua l'opera di distruzione della Chiesa in Cina
Hong Kong (AsiaNews) - Proprio ieri, all'Angelus, papa Francesco ha fatto gli auguri per il Nuovo anno lunare a cinesi, vietnamiti e coreani. "A tutti loro - ha detto il pontefice - auguro un'esistenza colma di gioia e di speranza. L'anelito insopprimibile alla fraternità, che alberga nel loro cuore, trovi nell'intimità della famiglia il luogo privilegiato dove possa essere scoperto, educato e realizzato. Sarà questo un prezioso contributo alla costruzione di un mondo più umano, in cui regna la pace".
Il Nuovo anno - del Cavallo - inizierà il 31 gennaio prossimo. In una conversazione informale, alla vigilia della grande festa, il card. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, esprime le sue preoccupazioni per la situazione dei fedeli in Cina.
Eminenza, all'inizio di questo nuovo anno come si sente riguardo alla situazione della Chiesa in Cina?
L'uomo, specialmente il credente, tende ad essere un ottimista impenitente. All'inizio di un nuovo anno, ci auguriamo sempre che le cose vadano meglio rispetto a quello passato. D'altra parte, un senso di impazienza prende possesso di me: un anno dopo l'altro il tempo passa e le cose sembrano rimanere in uno scoraggiante status quo. Certo, dall'anno scorso in Vaticano e in Cina abbiamo due nuovi leader, papa Francesco e Xi Jinping. I loro primi passi hanno suscitato molta speranza. Ma ci troviamo davanti a una grande svolta per il meglio?
Lei non si lascia conquistare da questo senso di speranza?
Ho immensa fiducia in papa Francesco: è molto umile, ma anche molto deciso. Del resto la svolta è iniziata già con papa Benedetto XVI: la svolta di una eroica pazienza accompagnata da una posizione di chiarezza. E proprio la chiarezza sembra essere una caratteristica del nostro Papa gesuita, una chiarezza cui ovviamente si uniscono tanta bontà, tenerezza e rispetto per qualunque interlocutore. Però... Si dice che a papa Bergoglio piaccia il tango, ma per ballare il tango bisogna essere in due. C'è la stessa volontà anche dall'altra parte?
Molti vedono in Xi Jinping un grande riformatore.
Non si può negare che egli abbia una certa determinazione nel riformare il suo Partito. Una coraggiosa lotta contro la corruzione e l'instaurazione di uno stile di vista frugale per i suoi compagni comunisti. La sua intenzione sembra però essere che questo Partito riformato regni con potere assoluto sul popolo per sempre. Non si vede nessuna intenzione di lasciare che il popolo possa controllare il Partito. Fra gli analisti, si afferma che è troppo presto per pretendere che possa fare questo passo, che può risultare pericoloso farne, prima di aver fermamente in mano le redini del Partito. Per questo bisogna dargli tempo. Ma il tempo può non lavorare in favore suo e nostro. Mentre il grande capo si prende del tempo, quelli sotto di lui continuano l'opera di distruzione.
C'è un'opera di distruzione?
Sì, non so come qualificarla altrimenti. Le persone che da tanto tempo hanno in mano il potere di dominio sulle religioni stanno distruggendo non solo le religioni, ma anche il prestigio della nostra nazione. Parlo dei cattolici: un laico cattolico che ufficialmente è solo il presidente "onorario" [dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi, organo governativo che controlla la Chiesa e le sue attività ndt] sta lavorando in piena attività, dal nord al sud del Paese. Il direttore dell'Ufficio Affari religiosi "gestisce" le religioni con sempre maggior sfacciataggine. L'unica cosa a cui mirano e in cui purtroppo hanno successo è di schiavizzare la nostra Chiesa, forgiando la coscienza dei nostri vescovi e preti affinché rinneghino la loro fede. Ma credono cosa gloriosa fare schiavi i loro connazionali? È una vittoria di cui vantarsi? Non sanno che facendo così si attirano il disprezzo delle nazioni, anche se noi siamo diventati una potenza economica?
(Nella foto: il card. Zen ad una manifestazione in favore della liberazione di mons. Ma Daqin,vescovo di Shanghai, agli arresti domiciliari - Ucan)