Card. Toppo: violenze anti-cristiane, uno “tsunami umano”
di Nirmala Carvalho
Il presidente della Conferenza episcopale indiana visita le zone aggredite dai fondamentalisti indù a fine dicembre in Orissa. Ma le autorità locali gli impediscono di parlare con le vittime. Nell’incontro con il premier Singh, la condanna agli attacchi. A due settimane dall’accaduto, la Commissione nazionale per le minoranze arriva finalmente nel martoriato distretto di Kandhamal.
Mumbai (AsiaNews) – Uno “tsunami provocato da essere umani” sembra essersi abbattuto sulla comunità cristiana dello Stato di Orissa, India dell’est. È l’impressione del presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) al termine della sua visita nella zona di Bubhaneshwar, colpita dalle recenti violenze anti-cristiane per mano dei fondamentalisti del Vishva Hindu Parishad (Vhp).
Nel periodo natalizio, tra il 24 e il 27 dicembre, gruppi di estremisti si sono scagliati contro proprietà dei cristiani, dalit e tribali, con un bilancio spaventoso: 6 morti; 70 tra chiese e istituzioni attaccate, distrutte o date alle fiamme; 600 case danneggiate o distrutte e in totale 5mila persone colpite.
Il card. Telesphore Toppo è stato ospite dell’arcivescovo Raphael Cheenath dal 2 al 4 gennaio scorso. Le autorità locali, però, gli hanno impedito di incontrare nelle loro abitazioni le vittime delle aggressioni. Il cardinale, comunque, è riuscito a parlare con alcune di loro, ricevendole presso la sede episcopale. Ha inoltre visitato alcune delle aree aggredite, dove “la gente è ancora scioccata e vive in una grande paura e ansia”.
Il card.Toppo ha poi incontrato il premier indiano Manmohan Singh per aggiornarlo sulla situazione in Orissa. Nella lettera consegnatagli il porporato ha definito “veramente tragica” la serie di attacchi “ingiustificati” condotti contro i cristiani nel distretto di Kandhamal. “Senza dubbio - scrive – si tratta di atti premeditati e portati a termine da forze settarie”. In una circolare del 7 gennaio il cardinale, infine, invita tutte le diocesi e le istituzioni cattoliche del Paese ad inviare alle comunità colpite aiuti materiali ed economici per la ricostruzione.
Intanto, dopo le critiche di inefficienza e “apatia” lanciate da alcuni gruppi per i diritti umani, la Commissione nazionale per le minoranze (Ncm) si è recata nel distretto di Kandhamal. Solo lo scorso 7 gennaio, oltre 10 giorni dopo l’accaduto, una delegazione di due membri ha visitato l’area. Il gruppo deve accertare le cause delle violenze e suggerire i provvedimenti da prendere in sostegno alle vittime. La delegazione incontrerà il Chief Minister dell’Orissa prima di sottoporre il suo rapporto alla Commissione.
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