Card. Toppo: “Il rogo delle mie foto, un incidente manovrato”
di Nirmala Carvalho
L’arcivescovo di Ranchi si difende dalle accuse di razzismo contro gli abitanti dell’Assam lanciate da un gruppo di nazionalisti, che ha bruciato in piazza le sue fotografie. Incidente “manovrato, ma che non deve essere interpretato come un sentimento diffuso contrario ai cristiani”.
Mumbai (AsiaNews) – Uno “sfortunato incidente, manovrato da oscuri personaggi che cercano di ottenere qualcosa”, ma che tuttavia “non deve essere interpretato come un sentimento diffuso contrario ai cristiani”. E’ il commento rilasciato ad AsiaNews dal card. Telesphore Toppo, presidente della Conferenza episcopale indiana ed arcivescovo di Ranchi, al rogo delle sue fotografie effettuato da un gruppo di fanatici nazionalisti per le strade dello Stato centrale del Jharkhand.
Il porporato è stato accusato ingiustamente di aver denigrato gli abitanti dell’Assam, Stato confinante: per lo stesso motivo, tre avvocati lo hanno denunciato. Alcuni giornali locali hanno infatti pubblicato dei commenti, attribuiti al cardinale, in cui si chiede “il rimpatrio degli abitanti del Jharkhand che vivono in Assam, dove non possono essere che trattati male”.
In realtà, il card. Toppo ha semplicemente condannato le violenze dello scorso 24 novembre, quando un gruppo di assamesi ha attaccato una manifestazione di tribali che chiedevano il riconoscimento dei loro diritti.
Per questo, dice ancora, “non ho nulla da temere: moltissime persone mi hanno dichiarato il loro sostegno, ed io so di non aver fatto nulla di cui mi debba pentire. Naturalmente, dispiacciono attacchi di questo genere, che conducono alla violenza, ma con il perdono e la fede in Cristo si supera tutto”.
In ogni caso, aggiunge, “vi è un interesse oscuro dietro tutta la vicenda. ‘Colpisci il pastore, e le pecore saranno allo sbando’, dice la Bibbia, ma in maniera profetica la nuova enciclica del Papa viene a portare speranza, per me stesso e per la Chiesa in India. Nella speranza siamo salvi, recita il titolo, ed in questi tempi di fraintendimenti e persecuzioni un simile appelo rinnova la mia speranza e la mia fede”.
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