Card. Tong: Matrimoni gay spacciati come “uguaglianza” e “lotta contro la discriminazione” usati per colpire il matrimonio e la famiglia
Hong Kong (AsiaNews) – “Sotto la maschera dell’uguaglianza e la lotta alla discriminazione”, si sta introducendo nel territorio di Hong Kong una legislazione che riconosca i matrimoni fra persone dello stesso sesso, che minano la società fin nel suo fondamento. Da questa preoccupazione, con un annuncio fatto girare lo scorso 5 novembre in tutte le chiese e associazioni cattoliche, il card. Tong chiede ai fedeli di testimoniare “il costante insegnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia”, confermato col Sinodo dello scorso ottobre.
Preso di mira lo scorso 7 novembre dal Gay Pride nel territorio, il porporato domanda a tutti i fedeli di scegliere bene i dei candidati alle prossime elezioni dei District Council del 22 novembre prossimo, verificando la loro posizione sulla questione matrimoni gay. Presentiamo qui il testo dell’annuncio del card. Tong (Trad. italiana di AsiaNews).
A: Parroci, viceparroci, operatori pastorali, membri dei consigli pastorali parrocchiali
Cari Fratelli e Sorelle in Cristo
In anni recenti, tendenze sociali e movimenti politici, come atteggiamenti di estremo libertarismo, individualismo e il “movimento per la liberazione sessuale” e il “movimento gay”, sotto la maschera dell’uguaglianza e la lotta contro la discriminazione, hanno di continuo richiesto l’attuazione ad Hong Kong di una ordinanza contro la discriminazione dell’orientamento sessuale e il riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. In tal modo, i valori base e i concetti chiave del matrimonio e della famiglia sono di continuo sfidati e mal interpretati, minando la società fino al suo vero fondamento. Chiedo con urgenza che le nostre parrocchie giochino un ruolo attivo come “sale della terra” e “luce del mondo”, diffondendo con prontezza un urgente annuncio da parte mia, come segue:
(Seguono due format. Il primo è per giornali, bollettini parrocchiali, avvisi su bacheche, social network – ndr)
Fin dal Concilio Vaticano II, in modo persistente la Chiesa ha dato importanza alla divina istituzione del matrimonio e della famiglia come fondamento della società. La mia lettera pastorale, dal titolo Ecologia e la famiglia, resa pubblica alla fine di settembre di quest’anno, come pure al 14ma Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi appena concluso, hanno entrambi riconfermato il perenne insegnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia.
Purtroppo, in questi anni, tendenze sociali e movimenti politici, come atteggiamenti di estremo libertarismo, individualismo e il “movimento per la liberazione sessuale” e il “movimento gay”, sotto la maschera dell’uguaglianza e la lotta contro la discriminazione, hanno di continuo richiesto l’attuazione ad Hong Kong di una ordinanza contro la discriminazione dell’orientamento sessuale e il riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. In tal modo, i valori base e i concetti chiave del matrimonio e della famiglia sono di continuo sfidati e mal interpretati, minando la società fino al suo vero fondamento.
Un esempio di tali tendenze è la decisione della Corte suprema Usa che impone il riconoscimento dei matrimoni con persone dello stesso sesso a tutti i 50 Stati di quella nazione, compresi quegli Stati che in precedenza, attraverso un metodo democratico, hanno votato contro tale riconoscimento.
Un altro esempio è il cosiddetto “seminario sulle tecniche per fare l’amore”, tenuto da una sedicente organizzazione studentesca cristiana in una delle nostre università locali, il cui programma comprendeva dimostrazioni da parte di “impiegati del sesso” dell’uso di giocattoli sessuali e massaggi erotici.
È evidente perciò che, sotto l’ombrello della libertà accademica, una cultura sbagliata sta invadendo la nostra vita quotidiana in modo non più implicito, ma pubblico e direi, pomposo. Essa influenza in modo diretto le nostre future generazioni.
Questa tendenza sociale potrebbe fare anche un passo avanti con l’approvazione dell’Ordinanza contro la discriminazione dell’orientamento sessuale (Sodo), riconoscendo i matrimoni fra persone dello stesso sesso e/o con legislazioni simili o con giudizi precedenti. Questo porterebbe la nostra società a un cambiamento forzato che coinciderebbe con un capovolgimento.
Poiché siamo in tale situazione critica, chiedo ai nostri fedeli di giocare un ruolo attivo come “sale della terra” e “luce del mondo”, e di prendere in considerazione, nelle prossime elezioni 2015 dei District Council (simili alle elezioni dei municipi e dei quartieri – ndr) e alle altre elezioni in futuro, la posizione di ogni candidato e quella del partito politico a cui egli/ella potrebbe appartenere sul fondamentale valore del matrimonio e della famiglia e sulla proposta di attuare la Sodo.
(Segue il secondo format – molto più succinto - come annuncio da diffondere alle messe domenicali)
+ John Card. Tong
5 Novembre 2015