Card. Patrick D’Rozario: La mia porpora è “un dono per il Bangladesh”
A sorpresa ieri papa Francesco ha annunciato un nuovo concistoro nel quale accoglierà 17 nuovi cardinali. L’arcivescovo di Dhaka ha saputo della sua nomina mentre celebrava la messa ed è stato sopraffatto da una forte emozione. Sacerdote locale: “Ho pregato tanto Dio affinchè ci desse un cardinale. Alla fine Dio ha risposto”.
Dhaka (AsiaNews) – La “mia nomina come cardinale è una benedizione, grazia e riconoscimento della Chiesa in Bangladesh da parte del Pastore supremo della Chiesa universale. Questo è un onore e un dono che il Santo Padre Francesco ha dato a tutto il popolo del Bangladesh e alla nazione”. È il primo commento a caldo del card. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka, nominato ieri al soglio cardinalizio da papa Francesco. Visibilmente emozionato, afferma ad AsiaNews: “Accetto questa nomina con tale spirito ed esprimo il ringraziamento a papa Francesco da parte di tutto il Paese”.
Il cardinale è nato il primo ottobre 1943 nel villaggio di Padrishibpur, nel distretto di Barisal, da una famiglia profondamente cattolica. Il suo contributo alla Chiesa locale è indubbio: ha lavorato nelle parrocchie, insegnato teologia morale al seminario maggiore del Santo Spirito di Dhaka. Egli è stato vescovo di Rajshahi e di Chittagong, prima di diventare arcivescovo della capitale. È anche l’attuale presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh.
In maniera del tutto inaspettata, papa Francesco ha annunciato ieri in piazza San Pietro un nuovo concistoro da tenersi il 19 novembre, vigilia della conclusione del Giubileo della Misericordia. In quella occasione egli accoglierà 17 nuovi cardinali, tra cui l’arcivescovo di Dhaka.
Il card. D’Rozario ha saputo della sua nomina mentre stava celebrando la messa nella parrocchia di Tejgaon. È stato invaso da un’emozione incredibile, che sul momento non gli ha permesso di proferire parola. L’emozione si è manifestata in lacrime di gioia che sgorgavano dai suoi occhi.
Dopo l’annuncio, anche i cattolici del Bangladesh sono esplosi in esternazioni di contentezza. Benedict Alo D’Rozario, ex direttore esecutivo di Caritas Bangladesh, dice: “Noi cristiani del Bangladesh siamo incoraggiati dalla nomina cardinalizia del nostro arcivescovo. In questo modo saremo arricchiti nella fede e la nostra Chiesa diventerà più forte”.
Cornalius B. Palma, commerciante cattolico, aggiunge: “Grazie alla nomina di un cardinale bangladeshi, i cristiani potranno riorganizzare la loro fede. Il merito di questo risultato eccezionale va ai missionari cattolici”.
P. Jacob Gomes, dell’arcidiocesi di Dhaka, riferisce che i cattolici del Paese sono “ispirati in maniera grandiosa dall’elevazione di D’Rozario a cardinale. Per questo rendiamo grazie a Dio. Ho sempre pregato Dio in passato di darci un cardinale e alla fine Dio ha risposto”.
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