Card. Gracias: i tribali di tutto il mondo soffrono 'ingiustizia e sfruttamento'
Nella messa online di questa mattina l'arcivescovo di Mumbai ha celebrato la Giornata internazionale dei popoli indigeni. Ricordati il sinodo per l'Amazzonia indetto da papa Francesco e p. Stan Swamy, che ha dato la vita per le tribù indigene indiane.
Mumbai (AsiaNews) - Il card. Oswald Gracias ha celebrato oggi la Giornata internazionale dei popoli indigeni, indetta dalle Nazioni Unite. Nella messa online di questa mattina, l'arcivescovo di Mumbai - e presidente della Conferenza episcopale cattolica indiana (Cbci) - ha ricordato la sua partecipazione al sinodo per l’Amazzonia voluto due anni fa da papa Francesco. In quell'occasione, spiega il porporato, "mi sono reso conto che i popoli indigeni del Sudamerica affrontano le stesse sfide dei tribali indiani”.
Il card. Gracias ha poi commemorato p. Stan Swamy, che ha dato la sua vita per le tribù indigene in India, precisando che numerosi religiosi lavorano tra gli adivasi (i tribali indiani): “Siamo presenti nel Bihar, a Chotanagpur e Raighad, per dare loro speranza, istruzione, dignità e un futuro. Ma le tribù di tutto il mondo soffrono l'ingiustizia e lo sfruttamento”.
Da tre giorni la Cbci sta tenendo seminari online per celebrare la Giornata internazionale dei popoli indigeni, ha commentato p. Nicholas Baria, segretario esecutivo del Comitato per gli affari tribali della Conferenza dei vescovi indiani: “Sulla carta la Costituzione garantisce e tutela i diritti dei popoli tribali; nella pratica però le autorità non hanno riconosciuto i diritti alla terra. Le politiche di sviluppo non coinvolgono le tribù, che in questo modo non traggono alcun beneficio”.
I progetti di sviluppo delle aziende - continua p. Baria - angosciano la popolazione e la costringono a spostarsi. A tutto ciò si aggiungono i cambiamenti climatici, che aggravano ancora di più la miseria dei tribali.