Card. Gracias: Testimoni dell’amore di Cristo le suore di Madre Teresa uccise in Yemen
Il commosso ricordo dell’arcivescovo di Mumbai per le quattro religiose uccise oggi insieme a 10 civili in un raid compiuto “per motivi religiosi” da uomini armati ad Aden. Esse hanno svolto fino alla fine il compito delle Missionarie della Carità: spegnere la sete di Cristo attraverso il servizio agli ultimi. In serata, adorazione eucaristica e preghiera per p. Tom Uzhunnalil, sacerdote salesiano rapito nell’attacco.
Mumbai (AsiaNews) – Il raccapricciante omicidio delle quattro Missionarie della Carità ha gettato la Chiesa dell'India e dell'Asia in una profonda tristezza: siamo in lutto per questa tragedia. Si tratta anche di una perdita personale per la Chiesa in India, dato che suor Anselma era una di noi, che ha sacrificato tutto per servire Gesù in Aden. Nonostante le situazioni di precarietà, queste coraggiose e altruiste Missionarie della Carità si sono rifiutate di lasciare il Paese anche quando la lotta si è intensificata.
Le Missionarie della Carità hanno continuato a spegnere la sete di Gesù in Aden attraverso l'amore, la gentilezza, la compassione e servendo in maniera disinteressata – senza alcuna considerazione per la loro sicurezza – le vittime più svantaggiate. Attraverso il loro lavoro e le loro attività umanitarie in ospedali, centri per gli anziani e gli infermi e case per poveri e giovani svantaggiati, hanno donato tutto pur rischiando la vita per la popolazione locale.
Come posso saziare quella sete di Dio? Questa è stata la preghiera quotidiana di queste Missionarie della Carità in Yemen. I combattimenti in corso – in particolare all'interno di Aden – hanno reso più difficile che mai questo servizio. Ma proprio come la beata Madre Teresa di Calcutta, l'unico desiderio delle quattro Missionarie della Carità è stato quello di placare quella sete per le anime. Un servizio fatto per amore personale nei confronti di Gesù, attraverso il loro servizio per il popolo dello Yemen.
Mentre piangiamo e commemoriamo la perdita di queste preziose vite, ci consola che ora esse stiano vedendo la bellezza di Cristo: il loro sangue porterà frutti di pace per il popolo che servivano. Dio le benedica con la felicità eterna in Sua presenza.
La Chiesa in India e in Asia prega anche per il ritorno sicuro di un altro dei nostri figli, p. Tom Uzhunnalil, che proviene dal Kerala e ha studiato Teologia presso il collegio Jyoti Bangalore Kristu, P. Tom sdb è un salesiano della provincia di Bangalore ma ha lavorato nello Yemen per alcuni anni. I salesiani dell'India (la provincia di Bangalore) hanno delle comunità in Yemen.
Solo quattro anni fa la Chiesa ha celebrato il giubileo d'argento della presenza salesiana nello Yemen, una festa celebrata il 7 settembre 2012 a Sana'a, capitale dello Yemen. Questo Paese è sotto il Vicariato Apostolico dell'Arabia meridionale di nuova costituzione. I salesiani di Don Bosco, appartenenti alla Provincia di Bangalore, sono andati in Yemen su richiesta di mons. Bernardo Gremoli, l'allora Vicario Apostolico di Arabia.
Le Missionarie della Carità (MC) sono state formalmente invitate dal governo dello Yemen a prendersi cura dei lebbrosi e anziani. La beata Madre Teresa ha accettato l'invito, a condizione che fosse consentito anche ai sacerdoti di entrare nel Paese per offrire aiuto spirituale alle Missionarie. E così oggi cinque salesiani lavorano a Taiz, Hodeidah, Sana'a e Aden. Questi confratelli si prendono cura dei bisogni spirituali delle sorelle e anche di una comunità parrocchiale in quei luoghi. La popolazione cattolica è costituito esclusivamente da manodopera straniera da India, Filippine, Pakistan, Sri Lanka, etc.
La Chiesa in India prega per il sicuro ritorno del nostro p. Tom, e stasera offrirà la sua Adorazione eucaristica per il suo benessere.
(ha collaborato Nirmala Carvalho)
10/03/2016 11:23
25/11/2019 15:28