Card. Gracias: Impariamo da Mandela, campione di libertà, democrazia e uguaglianza
Mumbai (AsiaNews) - Oltre 70 leader mondiali sono volati in Africa per rivolgere un ultimo saluto a Nelson Mandela, leader anti-apartheid che si è spento il 5 dicembre scorso. Con loro, più di 80mila persone si sono riunite oggi a Johannesburg, nello stadio dove il primo leader nero del Sudafrica fece la sua ultima grande apparizione pubblica, in occasione dei Mondiali di calcio 2010. Tra i dignitari asiatici che interverranno vi sono Li Yuanchao, vicepresidente della Cina, Pranab Mukherjee, presidente dell'India, e Mahmoud Abbas, leader palestinese. Presenti anche Barack Obama, presidente degli Stati Uniti; David Cameron, primo ministro britannico; il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon; Francois Hollande, presidente francese; Dilma Rousseff, capo di Stato brasiliano. Le celebrazioni in onore di Mandela continueranno per tutta la settimana e si concluderanno il 15 dicembre a Qunu (provincia di Eastern Cape), sua casa natale, dove si celebreranno i funerali di Stato e sarà sepolto. Di seguito, AsiaNews presenta una riflessione del card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), su Nelson Mandela, figura che con il suo spirito "incoraggia la missione della Chiesa dell'India con i poveri e gli oppressi". Traduzione a cura di AsiaNews.
Nelson Mandela resta un campione di libertà, democrazia e uguaglianza - un'icona di pace e riconciliazione, un rispettato uomo di Stato inarrivabile nel suo sacrificio, nel suo coraggio e nel impegno per cambiare non solo una nazione, ma il mondo.
Il duraturo spirito di perdono di Nelson Mandela, e la sua lodevole mancanza di amarezza dopo la sua liberazione da 27 anni di ingiusta prigionia, suggeriscono come egli sia stato uno statista dedito a una transizione pacifica dall'odioso sistema dell'apartheid a una riconciliazione nazionale.
Nelson Mandela può davvero essere descritto come "grande", dato che ha passato gran parte della sua vita in isolamento, durante la sua condanna all'ergastolo nella prigione di Robben Island. Eppure, egli ha subito 27 anni di carcere senza [diventare] rabbioso, né vendicativo, ma con grande coraggio e dignità, senza smettere mai di perseguire i valori di pace, amore e riconciliazione. Con la sua forza, la sua dignità e la sua grazia, ha condotto una transizione nonviolenta verso la democrazia e l'uguaglianza.
Egli si è battuto per l'umanità, la sua attenzione alla riconciliazione è iniziata dentro se stesso, anche quando era in prigione.
Con la sua leadership ispiratrice, Mandela ha garantito la transizione pacifica dall'oscurità dell'apartheid alla luce di una democrazia multirazziale, liberando non solo il popolo del Sudafrica e il continente africano, ma le tante persone ridotte in schiavitù - nello spirito e nella mente. Egli ha contribuito a liberare il mondo da odio, ingiustizia, razzismo, vendetta e rappresaglie.
Lo spirito di Mandela è molto importante per la Chiesa in India, nella nostra opera verso la costruzione della nazione, secondo il nostro servizio instancabile e disinteressato per il bene comune. Lo spirito di Mandela - uno dei più incredibili lottatori al mondo per l'uguaglianza - ci incoraggia nella nostra missione con i poveri e gli oppressi, nella loro lotta per ottenere eguaglianza e giustizia e nelle loro aspirazioni a essere rispettati e onorati. Il suo spirito ci insegna che è possibile vivere e lavorare secondo i valori del Vangelo.
La Chiesa cattolica dell'India esprime profonda vicinanza nella morte di questo storico leader, uno delle più grandi figure del mondo contemporaneo
(Ha collaborato Nirmala Carvalho)