Card. Gracias: Addio a suor Nirmala, semplice e illuminata dalla fede
Mumbai (AsiaNews) – Una donna “sempre umile, semplice, illuminata dalla luce della fede e dotata di una straordinaria forza interiore, che trasudava uno spirito di calma e tranquillità”. Il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente del Consiglio dei vescovi cattolici dell’India (Ccbi), ricorda così ad AsiaNews suor Nirmala Joshi, la prima a guidare le Missionarie della Carità dopo la beata Madre Teresa. La religiosa si è spenta ieri a Calcutta. Oggi si celebreranno i funerali, nella casa madre della congregazione.
Il porporato indiano ricorda “il privilegio di aver incontrato molte volte suor Nirmala, e di essermi sentito sempre rinfrancato e incoraggiato nella mia missione. Il dono quotidiano delle sue preghiere è stato un sostegno forte per me, a livello personale, e per la Chiesa in India e in Asia. Lei era molto spirituale, e con la sua santità ha edificato la nostra Chiesa”.
L’esempio di suor Nirmala e il suo contributo alla missione portata avanti dalle suore di Madre Teresa sono stati ricordati da persone di ogni religione non solo in India, ma anche nel resto del mondo. In Nepal, Paese d’origine della religiosa, migliaia di persone hanno espresso le loro condoglianze per la sua morte, esponendo sue foto e portando dei fiori. Molte organizzazioni caritatevoli hanno organizzato programmi pubblici.
Il governo di Kathmandu ha riconosciuto i servizi delle Missionarie della Carità, definendo la congregazione e suor Nirmala come “i più alti esempi di umanità e servizio alla comunità” del mondo. In un comunicato ufficiale, il Primo ministro Sushil Koirala ha dichiarato: “Siamo fieri di sostenere e portare avanti la sua opera e la sua visione attraverso il lavoro delle Missionarie della Carità in Nepal. La loro organizzazione si è conquistato il più alto rispetto e i loro servizi sono vivi nei cuori di ogni persona povera, emarginata e bisognosa”.
Su Twitter anche Modi, premier dell’India, ha espresso le sue “più profonde condoglianze alla famiglia delle Missionarie della Carità” per la morte di suor Nirmala, ricordando che “la sua vita era devota al servizio, alla cura dei poveri e degli svantaggiati. Rattristato dalla sua dipartita. Possa la sua anima riposare in pace”.
Maggiore di 10 figlie, suor Nirmala è nata in una famiglia indù originaria del villaggio di Regmi, nel distretto di Syangja (Nepal occidentale). La sorella più piccola, Sabitri Sharma, vive a Dhulabari Jhapa (Nepal orientale). “Ci siamo viste l’ultima volta 10 anni fa – ricorda – e la sua ispirazione mi ha sempre guidato. È stata fortunata ad aver ricevuto da Dio la grazia di diventare cattolica. Anche se noi non lo siamo, sosteniamo sempre la comunità cattolica e la sua opera”.
Biswa Prakash Sharma, membro del Nepali Congress (partito al governo), è un nipote della religiosa, figlio di Sabitri. Secondo lui, “il Nepal dovrebbe onorare suor Nirmala per il suo enorme sacrificio e il contributo che ha dato all’umanità”.
Rada Sharma, un’altra sorella di suor Nirmala, spiega: “Era guidata dalla spiritualità e cercava di servire le persone in ogni modo. Lavorava con determinazione ed era pronta a sacrificare ogni cosa per raggiungere i suoi obiettivi. Mio figlio è andato in India per partecipare al suo funerale. Io purtroppo non posso, sono troppo anziana”.