06/03/2015, 00.00
SIRIA
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Capo militare di al Nusra ucciso in un raid dell’aviazione siriana

In un’operazione delle forze di sicurezza di Damasco nella provincia di Idlib è morto Abu Homam al-Sham. Altri tre leader di primo piano deceduti nel corso dell’operazione. I vertici erano riuniti per delineare le strategie future del movimento. Al vaglio l’ipotesi di lasciare al Qaeda, puntando al sostegno degli Stati arabi.

Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Il capo militare del Fronte di al Nusra, gruppo estremista di matrice islamica operativo in Siria e affiliato ad al Qaeda, è stato ucciso da un raid dell'aviazione di Damasco lanciato ieri nel nord-ovest del Paese. La conferma arriva dai media di Stato siriani e dallo stesso movimento jihadista, il quale aggiunge che, oltre ad Abu Homam al-Shami, sarebbero morti altri tre leader di primo piano. 

L'esplosione ha investito alcuni fra gli esponenti più in vista del movimento, che si erano riuniti nel villaggio di Hobait (area rurale della provincia di Idlib) per delineare le future strategie di combattimento. Fonti militari di Damasco aggiungono che l'aviazione siriana ha promosso "attacchi mirati" contro al Nusra e altri gruppi islamisti dell'area di Abu al-Dhuhur, a nord-est di Hobait. 

Il Fronte è uno dei movimenti più potenti e sanguinari fra quelli in lotta per rovesciare il governo del presidente siriano Bashar al Assad. Il 4 marzo scorso ha lanciato un'offensiva contro un edificio dell'intelligence ad Aleppo, in cui sono morte decine di persone. 

Da qualche tempo i vertici di al Nusra stanno valutando l'ipotesi di tagliare i legami con al Qaeda, per formare una nuova entità che goda del sostegno dei ricchi Stati del Golfo, che dovrebbero finanziare la lotta per rovesciare Assad. Queste nazioni, come gran parte del blocco occidentale, sono in cerca di alleati nella regione sia nella lotta contro lo Stato islamico, che nella guerra in atto da tempo contro le forze fedeli al presidente siriano. 

Dall'inizio della rivolta contro il presidente siriano Bashar al Assad, nel 2011, oltre 3,2 milioni di persone hanno abbandonato la Siria e altri 7,6 milioni sono sfollati interni. Almeno 200mila le vittime del conflitto, molte delle quali civili.

Proprio nel contesto del conflitto siriano sono emersi gruppi estremisti fra cui lo Stato islamico, che ha iniziato una rapida avanzata nella regione strappando ampie porzioni di territorio a Damasco e Baghdad e imponendo un regno del terrore.

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