Cantanti pop contro il governo Abe: no alla guerra e all’energia nucleare
Tokyo (AsiaNews) – Non ci sono “canzoni senza un messaggio”. Lo dice Rina Nishino, ragazza di 15 anni e membro del gruppo pop di protesta Seifuku Kojo Iinkai (Comitato di miglioramento dell’uniforme), ad una conferenza stampa tenutasi al Foreign Correspondents’ Club of Japan di Tokyo lo scorso 28 luglio.
Le risposte date dalla girl-idol band alle domande ha spinto la stampa estera a paragonarle al giovane Bob Dylan e al suo ritornello di “Blowing in the wind”.
Ad un reporter straniero che citava il cantautore statunitense per aver scritto molte canzoni di protesta e che chiedeva se anche loro volessero cambiare il mondo della musica pop giapponese, hanno risposto: “Noi scriviamo solo dei testi su ciò che pensiamo e poi cantiamo le canzoni”.
Vestite in uniforme scolastica, i membri della band non cantano solo di problemi relazionali e scolastici, ma protestano anche contro l’energia nucleare e l’attuale pacchetto di proposte di legge sulla sicurezza nazionale (proposte dal Primo ministro Shinzo Abe) che sta facendo molto discutere.
Il mese scorso la band ha partecipato ad un concerto a Yamato, nella prefettura di Kanagawa, cantando: “Rovesciamo il governo dell’Ldp [Liberl Democratic Party, di cui fa parte Abe ndr]”. Dopo avere ricevuto lamentele, le autorità locali hanno tolto il sostegno all’evento.
Le Seifuku Kojo Iinkai sono nate nel 1992. Durante l’amministrazione guidata dal Democratic Party of Japan, il gruppo ha attaccato il governo di allora cantando “(il Primo ministro) Noda è terribile, e lo è anche (il ministro dell’industria Yukio) Edano”.
15/10/2020 13:00
19/10/2020 12:24